Ecomuseo del Paesaggio

 Mappa interattiva della Comunità di Parabiago


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Mappa: (C) 2007 Patrizio Croci

Il Gufo

Il Gufo  è un uccello rapace diffuso nel Nordamerica, in Europa e in Asia. Vive principalmente nelle foreste di conifere e nei boschi. Ha una taglia di 33-40,5 cm.
Il gufo comune è più snello dell'allocco e ha dei tipici ciuffi sulle orecchie, semplici piume che non hanno nulla a che vedere col vero e proprio apparato uditivo, peraltro finissimo. È un animale esclusivamente notturno; caccia una grande varietà di piccoli animali, topi, toporagni (Sorex araneus), talpe (Talpa europaea), scoiattoli, pipistrelli, ratti, uccelli e insetti. Durante il giorno dorme sugli alberi, perfettamente mimetizzato dal piumaggio bruno macchiettato.
Il gufo non può muovere gli occhi, in compenso però riesce a ruotare la testa di ben 360°.
Nidifica da marzo a maggio, in base alla zona; quando c'è cibo a sufficienza può fare due covate. La femmina depone 3-10 uova, la media è di 4 o 5 per covata, nel nido di un'altra specie o in quello di uno scoiattolo. Se non trova nidi di questo genere depone le uova sul suolo, sotto un albero o un arbusto. Cova le uova per 26-28 giorni, in questo periodo e fino a dopo la schiusa, la femmina viene nutrita dal maschio. I piccoli lasciano il nido dopo 3-4 settimane.
La voce è un grido abbastanza forte un caratteristico UUHU-UUHU, simile ad altri uccelli del suo genere tassonomico.
Alcune popolazioni settentrionali migrano durante l'inverno verso sud (Messico, Egitto, India) ritornando nella loro abituale zona di diffusione la primavera successiva.
Secondo una leggenda spagnola, il gufo è diventato un uccello notturno dopo aver assistito alla crocifissione di Gesù: da allora, il rapace continua a ricordare quell'evento, ripetendo, nel suo tipico verso, la parola cruz, ossia croce.

                                                                                                         (tratto da Wikipedia)

Il nome milanese, ballabiòtt (Sin. ciô - paveradòna), gli deriva per similitudine da quello di "persona sciocca".

(tratto da I Bèsti a Milàn di Comoletti, 2007)

Il canto del gufo (Urùc) è ritenuto segnale di malaugurio.

(tratto da La fauna e la flora nel Vernacolo Abbiatense di Don Carlo Cozzi)

I risultati della ricerca naturalistica condotta dai volontari della sezione LIPU di Parabiago nel 1992 – 2002 e i dati presenti in letteratura sulla biodiversità della fauna vertebrata terrestre del Parco del Roccolo vedono il gufo comune fra le specie nidificanti di maggior pregio naturalistico. Questa interessante specie nidifica abitualmente con un contingente che in anni favorevoli raggiunge le 7-8 coppie, quasi tutte situate in nidi di cornacchia grigia. Nel periodo invernale sono stati osservati esemplari riuniti in dormitori diurni, in ambienti caratterizzati da alternanza di aree boscate e di spazi aperti.

(tratto da  Atlante della Biodiversità - Vol 1: La fauna - I vertebrati)