Ecomuseo del Paesaggio

 Mappa interattiva della Comunità di Parabiago

Per approfondimenti


pagine correlate:

- PLIS dei Mulini

- Mulino Scossirolo

- Mulino Montoli

- Mulino Giulini

- Mulino Moroni

- Mulino Starquà

- Mulino del Miglio


e-book:

- Parco Locale di interesse sovracomunale dei Mulini



bibliografia:

- Piano direttore Fiume Medio Olona

- "Il Fiume Olona - Le acque la storia i mulini" di Luigi Crivelli



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Mappa: (C) 2007 Patrizio Croci

Fiume Olona

olona


L'Olona (nelle varianti insubri, Ulona, Urona oppure Uòna) è un fiume di 131 km lunghezza e di 1.038 kmq di bacino il cui corso si sviluppa interamente in Lombardia. Nasce nella frazione Rasa di Varese nel Campo dei Fiori, più precisamente alle Fornaci della Riana. Dopo aver solcato l'omonima valle ed attraversato l'alta pianura padana, il corso dell'Olona si divide in alcuni canali, confluendo poi in un unico letto, prima di Legnano. Dopo aver lambito il comune di Parabiago (più precisamente attraverso la frazione San Lorenzo), il fiume giunge a Rho, dove in caso di piena alimenta il Canale Scolmatore di Nord Ovest. Da questo punto in poi il fiume non percorre più l'alveo naturale, ma un canale artificiale conosciuto come "Naviglio Vetra", che si ipotizza essere stato scavato dagli antichi romani. Entrato a Pero, dopo un tratto iniziale ancora all'aperto, il fiume inizia a scorrere sotto il manto stradale. Subito dopo aver bagnato Milano, dà origine al Lambro meridionale. Confluisce nel Po' a San Zenone, dopo aver ricevuto abbondanti acque da rogge e fontanili. Originate dal fiume sono le Cascate di Valganna, conosciute anche per le omonime grotte.
E'
stato uno dei fiumi più inquinati d'Italia.

(tratto da Wikipedia)

Il fiume Olona si presenta ancora oggi, sulla base di ogni tipo di dato disponibile sulla qualità delle sue acque, come un fiume decisamente inquinato. Anche vista e olfatto ci suggeriscono che il fiume, l’apparato escretore del paesaggio, è gravemente ammalato. Da diversi decenni esso non è più in grado di svolgere le proprie funzioni di smaltire le piene, di depurare e sostenere una comunità biotica complessa.  

Come il corpo umano è dotato di un apparato escretore che permette l’eliminazione dei prodotti di scarto, anche il paesaggio necessita di un apparato con funzione depurativa; questa funzione è svolta dai fiumi che attraversandolo ne raccolgono gli scarti provvedono alla loro degradazione tramite rimescolamento e conseguente ossigenazione.
Se un cattivo funzionamento dei reni è causa di notevoli disturbi e sofferenze per una persona, allo stesso modo un cattivo stato di un fiume, l’Olona nel nostro caso, è un’ulteriore causa del cattivo stato di salute del paesaggio.

I cattivi odori e il colore scuro delle sue acque, la scarsa naturalità delle sponde e l’urbanizzazione delle aree perifluviali sono solo l’aspetto più visibile di questo degrado. ll non espletamento delle sue funzioni (smaltire le piene, depurare le acque e sostenere una comunità biotica complessa) è invece il danno più grave. 

La recente ricomparsa dei pesci, l'accordo quadro Regione-Comuni denominato Contratto di fiume e l'istituzione del PLIS dei Mulini fanno ben sperare in un miglioramento dello stato di salute del fiume Olona e del territorio che lo stesso attraversa.

(tratto da Verso l'Ecomuseo del Paesaggio a cura di Raul dal Santo)



Per approfondire

Natura, storia e cultura nel Parco Mulini
Qui si possono trovare ulteriori informazioni sull'ambiente e la storia del fiume Olona:
- mappe storiche
- la storia dei mulini
- la descrizione del reticolo idrico
- tracce di archeologia industriale

Testo "Il Consorzio del fiume Olona - Memoria dell'Ing. Luigi Mazzocca"
Volume conservato presso la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano.