Torre Cavalleri , sede nel XVII sec.
del collegio Cavalleri per i nobili
L'ex Collegio Cavalleri è un edificio di
Parabiago situato in piazza
Maggiolini (la piazza
principale),
un tempo era adibito a scuola per i giovani provenienti dalle casate
nobili milanesi.
All'inizio
del XVIII secolo i fratelli sacerdoti parabiaghesi Don Claudio I
Cavalleri e Don Carlo Filippo Cavalleri, entrambi di costituzione
fragile e salute cagionevole, sotto l'egidia protettrice dell'agiato
padre, aprirono un Collegio
Convitto riservato
all'istruzione
dei giovani rampolli della nobiltà milanese e lombarda. L'anno di
fondazione appare incerto, secondo l'Archivio dello Stato
di Milano risalirebbe
al 1700, mentre lo storico Alessandro Giulini posticipa la data tra il
1711 ed il 1712; in ogni caso a pochi mesi dall'apertura riscuoteva un
grande successo, gli alunni aumentavano ed i fratelli Cavalleri, per
ampliarlo, acquistarono dal notaio Giuseppe Vailati-Carcano una villa
con giardino adiacente al primo edificio sito sulla piazza della
chiesa, divenendo così in un'unico corpo, un palazzo che costeggia
l'attuale piazza
Maggiolini
fino all'angolo con via
Santa Maria, mentre sul
retro si
prolunga fino al parco
Corvini.
Don
Claudio I morì l'8 agosto del 1718, a soli 45 anni, lasciando al
fratello Don Carlo Filippo la direzione del collegio, sotto il quale
crebbe di fama e di numero di alunni; il prestigio ottenuto allettava
addirittura i più famosi professori liceali e ginnasiali dell'epoca,
non mancavano le cospicue donazioni degli ex alunni. Carlo Filippo morì
nel 1760,
la
direzione venne quindi affidata al nipote Don Claudio II Cavalleri,
studioso e letterato.
Don
Claudio II Cavalleri fu anche allievo della scuola stessa, sotto il suo
rettorato, il collegio visse la sua epoca migliore e venne anche
arricchito di una torre astronomica (ancora ben visibile in piazza
Maggiolini) e di un salone teatro, ma anche conobbe un
periodo caratterizzato da frequenti ricevimenti, feste e banchetti.
Tra
le varie sono da ricordare la grande festa organizzata per il 17 maggio
1761, in onore della visita del Cardinale Pozzobonelli Arcivescovo di
Milano, coronata da una rappresentazione teatrale intitolata "Giuseppe
Salvatore", interpretata da alcuni alunni e scritta
appositamente da Don Claudio II.
Si
ricorda anche il ricevimento del 19 giugno 1777, per la visita di un ex
alunno, il Cardinale Angelo
Maria Durini
Arcivescovo di Ancira, giunto a Parabiago in occasione della festa
patronale dei Santi
Gervaso e Protaso.
I festeggiamenti erano a lui dedicati, perchè l'anno prima venne
elevato da Papa Pio VI alla
porpora cardinalizia; Don Claudio II per l'occasione riuscì a
commissionare all'architetto Antonio
Bibiena un
portico, affrescato poi dal pittore Giuseppe Medici, autore anche delle
decorazioni del teatro.
Durante
questo periodo le principali materie di studio erano l'italiano, il
latino, il francese, la geografia e l'aritmetica; gli studenti che
ammontavano a circa un'ottantina, versavano una retta annuale di 335
lire.
Ma
Don Claudio II, oltre alle larghe spese per i vari festeggiamenti, con
i quali elogiava i suoi ospiti, era anche un generoso benefattore,
caritatevole verso i bisognosi ed attento alle opere pubbliche della
Parabiago dell'epoca, sicché le risorse economiche del Collegio
cominciarono ad essere in crisi.
Don
Claudio II Cavalleri morì il 9 aprile 1791, il suo erede Francesco
Cavalleri, affidò la direzione al novarese Don Antonio Maria Caldiroli,
già insegnate presso il Collegio ed amico del grande ebanista Giuseppe
Maggiolini;
proprio quest'illustre amicizia, portò alla vendita in quello stesso
anno del Salone
Teatro, dove l'artista fece il suo secondo laboratorio artigianale, con
annessa abitazione ai piani primo e secondo; qui morirono il
Maggiolini, più avanti il figlio Francesco e l'allievo Cherubino
Mezzanzanica.
Alla
morte del Caldiroli (1794), la scuola fu quasi costretta a chiudere, a
causa dell'esaurimento delle risorse finanziarie, ma il Parroco
parabiaghese Don Agostino Peregalli, ne scongiurò la triste sorte
divenendone direttore, coadiuvato dai docenti Don Francesco Landini da Ravenna, Canonico di Sarzana, Don Giambattista Crivelli
e Don
Giacomo Barbaglia. Egli decise nel 1810, di vendere l'edificio e con il
ricavato di acquistare l'ex-monastero di Sant'Ambrogio della Vittoria, facendone la nuova sede.
Nel
1816, dopo la morte di Don Peregalli, il rettore fino al 1838 fu Don
Giuseppe Agnelli, che riportò per breve tempo il Collegio in auge,
ottenendo il pareggiamento del ginnasio. Gli successe Don Giovanni
Brunati fino al 1857, quando l'istituzione venne soppressa.
(tratto
da Wikipedia)
QUANTO E' ALTA LA TORRE?
Con un sasso si segna il punto (B) e con un altro sasso si segna il punto in cui finisce la propria ombra (D). Si misura poi la lunghezza
dell'ombra dell'albero e la propria ombra, cioè i segmenti AB e CD. Ora
moltiplicando la lunghezza dell'ombra dell'albero con la propria
altezza e dividendo il prodotto ottenuto con la lunghezza della propria
ombra, si ottiene l'altezza dell'albero!
In pratica: AF = (AB X CE) : CD
Erodoto misurava l'altezza degli obelischi in Egitto con questo sistema già 2000 anni prima di Cristo.
fonte http://www.buonaidea.it