Regio Corpo Truppe Coloniali d'Eritrea.
Deposito, banda a cavallo, comando brigata (ascari e famiglia),
disegno del caporale Paolo Caccia Dominioni del 1936
Fonte: Rivista militare "Un uomo - Paolo Caccia Dominioni" 1997Fonte: Rivista militare "Un uomo - Paolo Caccia Dominioni" 1997
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Terminati gli studi,
dopo un iniziale avvicinamento al Fascismo, se ne distaccò
trasferendosi in Egitto nel 1924, dove avviò la propria attività
professionale. Richiamato una prima volta nel 1931, prese parte ad una
spedizione (di carattere esplorativo) operante nell'estremo sud del
deserto Libico, il che gli valse il grado di capitano. Richiamato
ancora in servizio per la Guerra d'Etiopia nel 1935, venne dapprima
impiegato in una missione di intelligence
in Sudan, poi in una pattuglia esplorante aggregata alla Colonna
Starace,
partecipazione che gli fruttò la Croce di Guerra al Valor militare.
ERITREA
La
primavera del 1935 l'Esercito Italiano mobilita le unità da
destinare alle operazioni per la conquista dell'Etiopia, la futura
A.O.I., e le fa affluire nelle due colonie della Somalia e
dell'Eritrea, basi di partenza per l'attacco all'Etiopia. Il Cap.
Sillavengo lavora da qualche tempo a Beirut, ove lo raggiunge il
nuovo richiamo alle armi, destinazione Regio Corpo Truppe Coloniali
d'Eritrea. Il 1° luglio viene convocato al Comando Superiore
dell'Asmara, Ufficio informazioni.
E' in atto la fase di
preparazione della campagna, sia sul piano logistico, sia su quello
informativo.
E' necessario conoscere, tra l'altro, le misure
militari che l'Inghilterra decidesse eventualmente di adottare,
contro l'Italia, dalla sua colonia del Sudan. Compito che sembra tagliato su misura per il
Cap. Sillavengo.
Parla l'inglese e l'arabo ed è socio di uno studio
di ingegneria del Cairo, ottima copertura per recarsi in Sudan e
soggiornarvi il tempo necessario. L'ufficiale entra quindi a far
parte della "rete informativa K", con il nominativo di
"agente K2".
Il Cap.
Sillavengo porta avanti
l'attività informativa sino al 20 ottobre 1935, dieci
giorni dopo l'inizio delle ostilità contro l'Etiopia. I
risultati sono soddisfacenti: si è scoperta la costruzione di un
nuovo aeroporto in una zona ad un'ora di volo dal confine con
l'Etiopia; l'afflusso a Kartum di aerei da bombardamento inglesi; l'afflusso di
grossi trasporti di truppe e materiali verso Cassala, al confine tra
Sudan ed Eritrea.