Con il cuore in gola seguiamo un gruppo di
soldati milanesi che si precipitano in direzione dell'albero al quale č
stato legato lo zio di Azzone, Luchino. Egli fino a quel momento
comandava l'esercito del legittimo signore di Milano, Azzone, che il
nipote ed avversario Lodrisio Visconti vuole spodestare con la forza,
per ottenere il suo dominio sulla cittā e tutta la zona dei paesi
vicini.
Nonostante il coraggio che l'esercito di Luchino dimostra
e la fedeltā a lui, gli uomini di Lodrisio continuano ad avere la
meglio e il nipote traditore giā si sfrega le mani assaporando il
potere e la ricchezza che gli proverranno dal feudo del cugino.
Ma proprio in quel momento arrivano i rinforzi.
- Lo sapevo io! - esclama soddisfatta Marta.
- Che cosa? -
-
Che trecento soldati del duca D'Este sarebbero venuti a dar man forte
ai “nostri”. Eccoli lā. Stanno giā liberando Luchino. - mi fa notare
l'amica.
- Che forza. Mi sto quasi appassionando alla storia. Roba
da non credere! - mi esalto alla vista di quello scontro, anche se
tutti i caduti sul campo rendono quella visione cosė realistica troppo
cruenta e spietata. “Certo che guerra č davvero sinonimo di morte.”
penso tra me e me rattristato.
Ci ripariamo poi dietro ad una grossa quercia, spaventati da un accecante lampo di luce in quella giornata bigia.
Tutti scappano impauriti.
Sospeso in cielo sembra di vedere un uomo a cavallo che fustiga i soldati del traditore, mettendoli in fuga terrorizzati.
Marta
ed io ci guardiamo negli occhi e tutti e due pensiamo al racconto
fantastico e tradizionale secondo il quale proprio Sant'Ambrogio č
comparso a cavallo nel bel mezzo dello scontro per difendere il diritto
legittimo di Azzone a governare su quelle terre. Rimaniamo zitti
increduli, comprendendo finalmente che proprio la veste del santo č
stata il collegamento con la battaglia e ci chiediamo stupiti se sia
veritā o leggenda. Poi finalmente usciamo allo scoperto per festeggiare
l'esito positivo del conflitto.
- Saliamo in groppa ad un cavallo di quelli persi dagli sconfitti in fuga: vai al paragrafo
15- Gridiamo a squarciagola: "per Luchino hip hip urrā!": vai al paragrafo
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