La
decadenza dell'Impero Romano e l'arrivo dei Longobardi determinano la
riduzione della popolazione, degli scambi commerciali e delle aree
coltivate per tutto l'alto medioevo. La fede cristiana si diffonde a
Parabiago tra IV e V secolo e a partire dal VII secolo Parabiago assume
l'importante ruolo di capo Pieve. Nel 1257, viene firmata tra popolo e
nobili la tregua di Parabiago, mentre nel 1339 viene combattuta la
Battaglia di Parabiago. Riprende piede l'agricoltura, basata sulla
coltivazione dei cereali, della vite e, a partire dal XV secolo, del
gelso
per l'allevamento del baco
da seta. Signori di
Parabiago sono i conti Crivelli.
Parabiago nel 1000 d.C.
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Al
crollo dell’Impero Romano (nel 476 d.C.) segue un periodo di grave
crisi economica e sociale, che porterà ad una drastica riduzione della
popolazione e degli scambi commerciali. Quasi contemporaneamente,
comincia l’attività missionaria promossa dalla Chiesa di Milano, anche
se le più antiche testimonianze epigrafiche (tra cui il Sarcofago di
Basiliana, rinvenuto a San Lorenzo di Parabiago) risalgono solo al
secolo V d.C.
E’
di questo periodo anche la fondazione delle prime pievi rurali, attorno
alle quali cominciano ad organizzarsi intere comunità.
“Alla
dolcissima figlia Basiliana che
visse
all’età di 5 anni, 2 mesi e 23 giorni…
i
genitori Basiliano e Sudenzia
dedicarono
contrariamente alla propria speranza
deposta il 10 Aprile”
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