In esecuzione:
voci di bambini che giocano al parco (giugno 2010)
Per approfondimenti
pagine correlate:
- Chiesa di
S. Lorenzo a Parabiago
-
S. Lorenzo
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Il
Pittore Natale Penati da Milano

Natale
Penati
nasce a Milano il 15 maggio 1884, nel tipico rione milanese dell'"Isola
Garibaldi". Per chiara vocazione emergente, viene avviato al corso
preparatorio di pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera dove entra
all'età di 13 anni, in anticipo rispetto ai piani di studio. Allievo
del pittore bergamasco Luigi Cavenaghi e del Lorenzelli, segue la
scuola dell'Arte Sacra e termina gli studi all'età di 17 anni,
conseguendo risultati più che lusinghieri con attestati d'onore e
medaglie di merito. Non ancora ventenne esegue già il suo primo lavoro,
collaborando con il prof. Rusconi nella decorazione e affresco di una
delle sale del Castello Sforzesco. Nel 1912 il desiderio di dipingere
diventa espressione artistica di grande rilievo, tanto da iniziare una
proficua collaborazione con lo "studio d'arte Clemente" che aveva in
Milano due negozi e per il quale dipingeva quadri ad olio con soggetti
bucolici, settecenteschi e paesaggistici.
Aveva inoltre rapporti
d'affari con alcuni imprenditori milanesi per i quali prestava la
propria opera decorando le case patrizie di Milano e dintorni e le
facciate di alcuni edifici in Milano. Nel 1931 collabora con l'Arch.
Mezzanotte alla decorazione di alcune sale e della facciata della nuova
sede del palazzo della Borsa Valori, realizzata su progetto dello
stesso architetto. I lavori gli furono assegnati per il tramite della
ditta Intelvi Innocente, costruttore edile milanese con il quale da
anni aveva instaurato una proficua collaborazione e che avrebbe
giocato un ruolo importante nel futuro dell'artista. In quegli anni,
infatti, l'imprenditore si recò in Puglia e venne a conoscenza di un
concorso per il restauro della Chiesa di S. Maria delle Grazie in San
Marco in Lamis, nell'entroterra del Gargano, poco distante da
S. Giovanni Rotondo. Per la stima profonda che nutriva nei confronti del
pittore, lo informò dell'importante notizia e in quel momento il Penati
comprese che era giunto il momento tanto atteso: quello di affrontare
il tema da lui prefetito dell'Arte Sacra. Partecipa con grande
entusiasmo alla selezione ed invia il suo bozzetto. Vince il concorso,
superando cinquanta pittori che avevano partecipato alla gara e
riscuotendo l'unanime consenso dei componenti la commissione
giudicante. La Chiesa viene restaurata nel 1933 e l'opera più
significativa può essere ammirata ancora oggi: è una tela tonda che
occupa la parte centrale del soffitto sopra l'altare e rappresenta
S. Domenico in adorazione della Madonna del Rosario.
La fama che
acquisì fu tale da raggiungere anche altri paesi del Gargano e nel 1935
fu ospite del convento di San Giovanni Rotondo dove nell'agosto di
quell'anno, in occasione dell'anniversario del 25° di odinazione
sacerdotale di Padre Pio, realizzò gli affreschi nella Chiesetta del
Convento dei Cappuccini. E' questo il momento di più intenso impegno
per il pittore, che alternava la sua presenza nel Gargano a periodi in
cui ritornava nel Nord Italia, per svolgere anche altri lavori che gli
venivano commissionati a Milano e nella Provincia. Negli anni 1940-1941
ritorna nel Gargano, dove nel pieno della maturità artistica,
realizzerà il suo capolavoro: affrescare le volte e le pareti della
Cattedrale di Manfredonia insieme alle stanze del Palazzo Vescovile.
Ed
ora, per un quadro più completo, riportiamo l'elenco delle chiese nelle
quali è ancora possibile ammirare le sue opere, anche se per l'usura
del tempo o per interventi di restauro poco curati alcuni dipinti sono
stati deteriorati ed in alcuni casi anche cancellati:
Anno
1933 — Chiesa
di S. Maria delle
Grazie in San Marco
in Lamis
Anno
1934 — Chiesa di S. Giacomo in San Giovanni
Rotondo
Anno
1934 — Chiesa di Sant’Anna in Foggia
Anno
1935 —
Chiesa Stella Maris in Manfredonia
Anno
1935 — Chiesetta Convento dei Cappuccini in
San
Giovanni Rotondo
Anno
1935
— Chiesa
Santa Maria Maddalena in San Giovanni
Rotondo (ora
distrutta)
Anno
1936 — Chiesa di
S. Leonardo in San Giovanni Rotondo
Anno
1936 — Quadro
ad olio su tela raffigurante
“Padre Pio
da Pietrelcina”
(di
proprietà della
Famiglia Serritelli)
Anno
1937 —
Chiesa di S. Maria in Silvis in Serracapriola
Anno
1937 — Chiesa
di San Nicola in
San Giovanni Rotondo (la volta è crollata
nel 1982)
Anno
1938 — Chiesa di
Sant’Orsola in
San Giovanni Rotondo
Anno
1938
— Chiesa
di S. Donato in S. Giovanni Rotondo
Anno
1938 — Quadri ad olio su tela e su legno nel
Convento dei Cappuccini in
Serracapriola
Anno
1940 -1941 — Cattedrale
di Manfredonia e Palazzo Vescovile
Anno
1941
— Chiesa di Maria
SS. Assunta in Rignano
Garganico
Anno 1941
— Chiesa
dei SS. Martino e Lucia in Apricena
Sempre
nello stesso periodo, nel 1940, realizza per don Francesco Ciuffreda
(allora seminarista), un quadro raffigurante San Michele incoronato da
Papa Pio IX, ora custodito a Monte Sant'Angelo e dove nella chiesa di
San Francesco d'Assisi è stato riprodotto su di una vetrata artistica.
Il
pittore non poteva dimenticare i luoghi della sua giovinezza ed al
ritorno dalla lunga parentesi nel Gargano, si dedicò con altrettanta
dedizione alla decorazione di chiese nei dintorni di Milano, sempre
ricorrendo alla tecnica dell'affresco. Riassumiamo di seguito le opere
realizzate nel periodo:
Anno
1944 e 1947 — Chiesa
dei SS.
Fermo e Rustico in Cusago
Anno
1944-1947
— Chiesa di S.
Lorenzo di Parabiago
Anno
1944-1945
— Chiesa
Parrocchiale SS. Pietro e Paolo in Pregnana Milanese
Anno
1945 — Chiesa
di S. Giuseppe Artigiano in Bariana frazione di
Garbagnate Milanese
Anno
1945
— Chiesa
di Cristo Re in Mantegazza frazione di Vanzago
Anno
1947 e 1951 — Chiesa
della Madonna della Neve in Bareggio
Anno
1947-1948 — Chiesa di Santa
Maria Assunta in Bestazzo
frazione
di Cisliano
Anno
1948
—
Chiesa di San Sebastiano in Corbetta
L'artista
riuscì quindi a lavorare nella sua amata terra di Lombardia, anche per
merito della fama acquisita in Puglia e per i buoni auspici interporsti
dalle sorelle Gattinoni che presentarono il pittore ai diversi parroci
della zona. Nell'osservare i suoi dipinti si può cogliere con
immediatezza la semplicità del linguaggio usato dal pittore. Ovunque
affiora il suo profondo spirito di credente che sin dai gesti più
semplici lo accompagnava in ogni giornata, con quella capacità di
parlare attraverso immagini che sanno creare un'atmosfera di pace e
serenità interiori.
Dopo una lunga
malattia, si spense il 28
febbraio 1955 nella propria abitazione a Milano, lasciando un
patrimonio artistico che ora tocca ai posteri conservare e valorizzare
a sua perenne memoria.
Dr. Roberto Penati
Nipote
del pittore Natale Penati
Per
la buona riuscita di questa mappa interattiva è
gradita la partecipazione
e la collaborazione di chiunque sia
interessato.
Solo in questo modo una mappa normale può
diventare
davvero Mappa della Comunità.
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