Descrizione
Immagine tratta da "Legnano di ieri
- care vecchie cartoline" di F. Pagani e D. Rondanini
La potenza dell'acqua.
La diga di via Pontida, il più alto sbarramento del fiume Olona per dare acqua all'Olonella, crea una cascata che mostra tutta la potenza dell'acqua, ma impedisce la risalita dei pesci, da pochi anni ritornati. In questo punto sorgevano alcuni mulini trasformati in fabbriche tessili e, ai primi del Novecento, i Bagni Pubblici, che prendevano acqua dal fiume.
La via Pontida con il suo ponte dividevano la Tessitura Bernocchi dal Cotonificio Cantoni.
Sin dal 1772, su questo tratto verso l’ex Cotonificio Cantoni, era presente il Mulino doppio "Salmoirago" che macinava grano per le Mense Arcivescovili di Milano. Intorno al 1871 Eugenio Cantoni decise di acquistare ed adattare molti dei mulini esistenti sul corso dell’Olona per sfruttarli come forza motrice, migliorando i sistemi meccanici mediante innovativi ingranaggi e nuove pale in ferro.
Il nome "Olona" deriva dalla radice celtica "OL" che significa "magnus, validus" tradotto "grande" nel senso dell'uso che può farsi delle sue acque. La diga di via Pontida, il più alto sbarramento del fiume Olona per dare acqua all'Olonella, crea una cascata che mostra tutta la potenza dell'acqua, ma impedisce la risalita dei pesci, da pochi anni ritornati.
Sulla sponda sinistra del fiume furono realizzati ai primi del Novecento i Bagni Pubblici, realizzati ai primi del Novecento, con una grande piscina scoperta, oggi non più esistente, che prendeva l'acqua direttamente dal fiume, ed una serie di spazi interni per le docce individuali, che ospita oggi la sede della CRI. Il salto sarà probabilmente utilizzato per la costruzione di una mini centrale idroelettrica, con annessa una struttura che consentirà la risalita dei pesci del fiume, oggi impossibile.
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