Descrizione
La
battaglia
di Parabiago è stata combattuta nelle campagne parabiaghesi,
tra le truppe milanesi di Azzone Visconti, guidate dallo zio
Luchino, contro la Compagnia di San Giorgio dell'altro zio
Lodrisio, pretendente Signore di Milano.
La chiesa milanese il 21 di febbraio istituì una particolare Messa e una solenne processione che da Milano portava i nobili a Parabiago per il rendimento di grazie per la vittoria della battaglia di Parabiago del 1339. Il più antico messale ambrosiano, stampato nel 1475, ne descrive la Messa col seguente titolo: MCCCXXXVIIII, die XXI, Februarii, Victoria Sancti Ambrosii de Parabiago. Proseguendo poi in quell'orazione si legge cosi: "I servi milanesi, con il tuo aiuto, hanno trionfato sui ladruncoli del popolo gallico". Il nome di gallici è stato dato alla società di san Giorgio che combatteva contro i milanesi. Nella messa si cita anche l'apparizione miracolosa di sant' Ambrogio: "Come una pestilenza distruttiva, hanno colpito il distretto milanese con molte uccisioni e minacce di rapine; ma, o Signore, con la tua meravigliosa potenza, virtù e gloria, hai donato la forza di vincere e hai mandato il magnifico Dottore, nostro Difensore". La messa si trova anche in un Breviario, stampato nel 1490, dove nel calendario sotto il giorno 21 febbraio si legge: Apparizione di sant'Ambrogio della vittoria di Parabiago. Ciò vien confermato in un versetto che dice: Apparve Ambrogio e anche successivamente: "Nella battaglia appena iniziata, mentre una grande strage avveniva da entrambe le parti, Luchino si convertì alla Religione e supplicò umilmente il divino Ambrogio, Governatore della Città. 'Io mi sono armato con la tua guida', disse, 'O Ottimo Pastore. Con le tue preghiere allontana dalla mia mano il sacrilego, e strappa la vittoria malvagia che presumo di ottenere. Dopo aver terminato la preghiera, come se avesse sentito esaudita la sua preghiera, egli esortò i soldati a combattere. I soldati, animati da una divina potenza, si precipitarono con tale impeto contro il nemico da non poter essere fermati. Così, dopo un'incursione, sconfissero il nemico, ne uccisero molti e ne catturarono alcuni. Da quel momento, la città religiosa, non dimenticando il favore del divino Ambrogio, che aveva protetto la città dalla calamità, volle ricordare questo evento per sempre." In quel periodo cominciano a comparire le immagini di sant'Ambrogio col flagello nella destra in atto di percuotere i nemici dei milanesi. Nel XVI secolo San Carlo abolì messa e la processione, ma Ambrogio continuò ad essere dipinto nello stesso modo sino all'inizio del XX secolo. Infatti non distante dalla chiesa di Sant'Ambrogio, costituita a Parabiago in ricordo della vittoria, all'ingresso delle scuole, i ragazzi del Liceo Cavalleri hanno dipinto un murales della battaglia con un Ambrogio che compare benedicendo anziché percuotendo.
Audioguida
Scarica l'audioguida (file mp3)