Ecomuseo del Paesaggio

 Mappa interattiva della Comunità di Parabiago

In esecuzione
06-07-2010_via scarlatti alle ore 21:00: merli e rondoni in sottofondo poi un tizio apre una macchina e quindi il treno in lontananza
.



Tutti i testi di questa pagina sono disponibili nel rispetto dei termini della GNU Free Documentation License.
Mappa: (C) 2007 Patrizio Croci

Rondone
(Apus apus)

ron

Il rondone è un uccello migratore dell'ordine Apodiformi.
Il rondone è lungo 15-18 cm, ha una apertura alare di 35-40 cm e pesa circa 40-50 g. Ha il piumaggio completamente nero, tranne il mento che è biancastro. Le ali sono falciformi e la coda leggermente biforcuta. Il becco è molto corto, con una grande apertura boccale. Le zampe sono molto corte e inadatte per camminare a terra: per questo motivo il rondone non ama ritrovarsi al suolo. Quando si trova a terra riesce sì a prendere il volo, a volte spingendo con le lunghe ali, a patto però che il terreno sia liscio, cosicché le ali possano battere liberamente, cosa che invece non riesce loro, ad esempio, in terreni con l'erba alta. I sessi sono simili morfologicamente.

Il rondone vive in quasi tutt'Europa, in gran parte dell'Asia e nell'Africa
mediterranea e meridionale. Vive in città e paesi soprattutto con centri storici ricchi di cavità, campagne, specchi d'acqua e coste rocciose.
Il rondone trascorre gran parte del tempo in aria dove caccia insetti alati, si accoppia e, addirittura, dorme. Batte velocemente le ali ed è abilissimo in picchiate, cabrate, virate. Ha pochi nemici naturali vista la sua straordinaria velocità che può raggiungere i 220 Km/h in picchiata: in volo deve guardarsi solo dal falco lodolaio, anch'esso altrettanto veloce e agile da riuscire a prenderlo.

Si nutre esclusivamente di insetti aerei, comprese le zanzare. Si è calcolato che una coppia con i nidiacei possa catturarne anche fino a 20.000 in un giorno.

Il nido è costruito con piume e fibre vegetali impastati con la saliva in cavità naturali delle rocce o degli alberi, ma più spesso artificiali come cornicioni e grondaie, sino ai 2000 metri di quota. La femmina depone le 2-3 uova bianche a fine primavera e le cova insieme al compagno per circa tre settimane. Poi i nidiacei, che possono rallentare il metabolismo in carenza di cibo, vengono allevati per una quarantina di giorni da entrambi i genitori fino a quando sono capaci di volare e procurarsi il cibo da soli. Spesso formano coppie stabili nel tempo fino a quando uno dei due partner muore.

Nidifica in primavera in tutt'Europa (ad eccezione delle regioni più settentrionali come l'Islanda), Africa settentrionale e in Asia mentre in autunno migra verso zone più calde come l'Africa sub-sahariana e l'Asia meridionale per svernare.

Le stridenti grida vengono emesse soprattutto durante voli di gruppo con spettacolari inseguimenti presso i siti riproduttivi; rappresentano una delle voci animali più regolarmente udibili nei nostri maggiori centri abitati da maggio ad agosto.

Il nome scientifico del genere (Apus) deriva dal greco απους, apous, che significa senza piedi, a dimostrazione della scarsissima attitudine a camminare di questi uccelli.
È conosciuto anche come Rondone comune.
Ha la caratteristica di riuscire a dormire in volo.
(tratto da Wikipedia)

Nel Parco del Roccolo nidifica in fessure e fori delle costruzioni urbane. Per alimentarsi, frequentano il Parco alla ricerca di insetti.

(tratto da  Dal Santo Atlante della Biodiversità - Vol 1: Vertebrati terrestri, 2002

Il Rondone è frequente anche nel centro cittadino e nelle frazioni. Nei tardi pomeriggi di primavera gruppi numerosi di Rondoni e Rondini volteggiano fischiando nel cielo di Parabiago.