Ecomuseo del Paesaggio

Mappa interattiva del Parco dei Mulini

Parco dei Mulini 

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Premessa

Il Parco dei mulini è un Parco Locale di interesse sovracomunale riconosciuto dalla Provincia di Milano il 10 marzo 2008 che si sviluppa intorno all'Olona ed al Canale Villoresi. Si estende sul territorio dei Comuni di Legnano, Canegrate, San Vittore Olona, Parabiago e, dal 1 gennaio 2011, Nerviano.

Con il territorio di Nerviano il Parco ha una superficie di circa 500 ettari. Per ora il territorio del Comune di Nerviano non rientra ancora nel perimetro del Parco dei Mulini riconosciuto dalla Provincia.

Caratteristiche

Il parco è caratterizzato dalla presenza dei corsi d'acqua in un ambito densamente urbanizzato e industrializzato. Esso ricomprende il parco urbano denominato Parco Castello di Legnano, le aree agricole lungo il fiume Olona fino all'ex Monastero Olivetano a Nerviano e il Canale Villoresi sino al confine con Lainate. Rara è la presenza di aree boscose, fuori dal parco Castello.

Nel parco sono presenti importantissime testimonianze storiche come il Castello di Legnano, l’ex opificio Visconti di Modrone (oggi adibito a in centro residenziale) e sei mulini, ultimi a testimoniare l’antica tradizione molinatoria della zona. Un tempo infatti, tra le sorgenti dell’Olona e Nerviano, il corso del fiume era disseminato di mulini. Fin dal Medio Evo, a Legnano in particolare, prosperava l'attività molitoria. Tale era il numero di mulini da far supporre che nel XV secolo questa attività costituisse per l'intera zona una notevole fonte economica. Il più antico documento conosciuto nel quale si nomina un mulino sull'Olona è del 1043. Nel 1608 si contavano sulle sponde dell'Olona 116 mulini. Durante lo sviluppo industriale del XIX e XX secolo i mulini vennero trasformati in attività produttive, e con l'arrivo della corrente elettrica l'attività molitoria lungo il fiume vide il suo declino.


Il Mulino Montoli a San Vittore Olona

Attualmente pochi mulini restano, a monte e a valle del castello visconteo di Legnano. Da essi prende il nome una tradizionale gara di cross campestre, la Cinque Mulini, che si corre ogni anno a primavera a San Vittore Olona. Si tratta dei mulini "Meraviglia" (già "Melzi Salazar"), "Cozzi", "Cornaggia" (lungo l'Olona adiacente al Parco comunale del Castello di Legnano), "De Toffol" , "Montoli" di San Vittore Olona, "Galletto" di Canegrate ed un altro a valle di Nerviano. L'unico con le macine ancora in efficienza (più che altro per triturare foraggio per bestiame) è il mulino annesso alla fattoria agricola Meraviglia nel territorio di San Vittore Olona, che è certamente il più antico tra i rimasti poiché risalirebbe al XIV secolo. A valle di San Vittore Olona ne rimangono pochi altri, come i mulini "Rancilio" (già "Mulino del Miglio"), "Bongini", "Gajo-Moroni" e "Bert" tutti a Parabiago.

Storia 

Primi abitanti

Le più antiche testimonianze della presenza umana nella zona del Parco appartengono alla cultura di Remedello (tra il XXI ed il XIX sec. a.C.). A partire dal XIII sec. a. C. la zona è abitata da popolazioni della Cultura di Canegrate e successivamente, a partire dal IV sec. a. C., dai Celti Insubri.

Periodo romano 

Sono di questo periodo le numerose necropoli rinvenute nella zona, alcune delle quali fanno ipotizzare la presenza di fiorenti centri artigianali e commerciali, grazie anche alla posizione lungo il fiume Olona e l’asse viario che collegava Milano ad Angera. Bonifica e disboscamento di ampie aree, rapido sviluppo dell’agricoltura.

Alto medioevo

La decadenza dell’Impero Romano e l’arrivo dei Longobardi determinano la riduzione della popolazione, degli scambi commerciali e delle aree coltivate per tutto l’alto medioevo. La fede cristiana si diffonde in zona tra IV e V secolo. Parabiago e Nerviano assumono il ruolo di capo di pieve rispettivamente a partire dal VIII e dal XI sec.

Basso medioevo e Rinascimento 

I Comuni dell’Italia settentrionale, unendosi nella Lega Lombarda, sconfiggono nel 1176 l’esercito dell’imperatore Federico I, il Barbarossa, che ambiva ad affermare il suo dominio su di loro. Nel 1339 viene combattuta la Battaglia di Parabiago, vinta dai Milanesi, guidati da Luchino Visconti che combatteva contro lo zio Lodrisio. Riprende piede l’agricoltura, basata sulla coltivazione dei cereali, della vite e, a partire dal XV secolo, del gelso per l’allevamento del baco da seta. Sorgono numerosi conventi e ordini religiosi.

Dominazione spagnola 

Nel 1582 San Carlo sposta la Pieve da Parabiago a Legnano. Tra 1576 e 1577 e nel 1630 terribili pestilenze colpiscono il territorio milanese e quello del Parco. Al periodo seguente la Controriforma risale la costruzione o la ricostruzione di conventi e chiese. Nel 1603 le acque del Bozzente vengono convogliate nel cavo Borromeo

Dominazione austriaca 

L’attività molitoria trova un rapido incremento. Nel 1772 il Consorzio del fiume Olona censiva 118 mulini lungo tutto il corso del fiume.

Dominazione francese 

Alla fine del ‘700 vengono soppressi gli ordine religiosi che fino ad allora avevano retto il convento e la chiesa di S. Ambrogio a Parabiago, Santa Maria degli Angeli e Santa Chiara a Legnano, il Monastero degli Olivetani a Nerviano. Potenziamento della strada del Sempione.

Ascesa dell’industria 

Nell’Ottocento si diffondono lungo il fiume Olona filande e opifici, prima tessili e poi meccanici. Crisi dell’ agricoltura dopo l’unità d’Italia. La vite scompare quasi completamente. Primi scioperi di operai e agricoltori. Collegano i Comuni del Parco a Milano la ferrovia (1860) e il tram (1880). Nel 1884 viene inaugurato il Canale Villoresi. Prima fabbrica di calzature di Parabiago (1899).

Prima Guerra Mondiale e Il ventennio fascista 

Nel corso della I Guerra Mondiale muoiono molti soldati del luogo. Conversione dell’industria locale a fini bellici. Gli anni Venti vedono l’affermarsi del regime fascista. Scioglimento delle istituzioni democratiche, soppressione della libertà di stampa e persecuzione degli avversari politici. Costruzione di numerose opere pubbliche tra cui la Milano-Laghi tra le prime autostrade al mondo. In seguito al declino della seta, scompaiono la bachicoltura e quasi tutti i filari di gelsi.

Seconda Guerra Mondiale

Numerose persone, anche civili, perdono la vita durante il secondo conflitto mondiale. Lotta di resistenza contro i nazi-fascisti. Alcune deportazioni in campi di concentramento e uccisioni di partigiani.

Il dopoguerra 

Nel dopoguerra si assiste ad una ripresa civile e politica. Con gli anni ’50 prende avvio il boom economico di industria, artigianato e commercio. Incremento della popolazione, grazie ad una forte immigrazione da altre regioni italiane. Costruzione di numerose opere pubbliche. Il crescente inquinamento delle acque del fiume Olona lo priva di qualsiasi forma di vita superiore. L’urbanizzazione anche in zone allagabili e la impermeabilizzazione delle superfici urbane aumentano pericolosità e frequenze delle esondazioni. Memorabili sono quelle del 1882, 1951, 1995, 2002. Nel 1976 viene riconosciuto il Parco del bosco di Legnano (noto come parco Castello).

Gli anni Ottanta 

Ridimensionamento dell’industria tessile, meccanica e calzaturiera. L’agricoltura diventa un settore sempre più marginale dell’economia. La popolazione e le aree urbanizzate continuano ad aumentare. Scompaiono aree golenali, rogge molinare e mulini. Crescente regimazione delle sponde del fiume. Nel 1987 viene riconosciuto il Parco Alto Milanese.

Gli anni Novanta e il nuovo millennio 

Nel 1994 viene istituito il Parco del Roccolo. Aumenta la popolazione grazie all’immigrazione dall’hinterland milanese e da paesi extraeuropei. Ulteriore deindustrializzazione. Nel 2008, viene riconosciuto il Parco dei Mulini che ricomprende anche il bosco di Legnano. I pesci ritornano a popolare il fiume Olona.

Qualcosa è cambiato 

Come i reni per una persona, allo stesso modo i corsi d’acqua per il paesaggio hanno la funzione di apparato escretore. I cattivi odori e il colore scuro delle acque, la scarsa naturalità delle sponde e l’urbanizzazione delle aree perifluviali di Olona e Bozzente sono solo l’aspetto più visibile del degrado del paesaggio che dura da decenni. ll non espletamento delle loro funzioni (smaltire le piene, depurare le acque e sostenere una comunità biotica complessa) è invece il danno più grave. Recentemente qualcosa è cambiato: il ritorno dei pesci e dei loro predatori lungo il fiume Olona, la ristrutturazione di alcuni mulini e, non ultima, la ferma volontà delle Comunità locali e delle loro Istituzioni che hanno voluto ed ottenuto il Parco, fanno ben sperare per il futuro. Un futuro migliore sarà possibile se riusciremo a far uscire dall’oblio le storie, le persone, gli organismi viventi e i monumenti riportati in questa mappa. Esse costituiscono il patrimonio che le Comunità e le loro Istituzioni intendono preservare, valorizzare e migliorare.

Il progetto M'appare il Parco 

I Comuni del Parco dei Mulini nel 2010 hanno invitato i cittadini, associazioni ed Istituzioni a partecipare alla creazione di questa mappa. Attraverso un questionario, circa 1500 persone hanno contribuito attivamente al progetto, indicando i caratteri significativi e distintivi del territorio, dando luce a ciò che purtroppo non esiste più, ma merita di essere ricordato, nonché a ciò che merita di essere conservato, valorizzato o migliorato. Un forum appositamente costituito si è riunito per disporre nella mappa gli oggetti del patrimonio, scrivere le didascalie, individuare l’iconografia. Alcuni ragazzi della scuola superiore IPSIA di Legnano hanno realizzato disegni per la mappa. La sua realizzazione grafica e cartografica è stata curata da una cartografa locale, Cristina Ciapparelli con la collaborazione di alcuni studenti delle Università milanesi.

Il piano del Parco 

Il Piano del Parco prenderà vita dalla mappa delle Comunità e terrà conto del percorso di partecipazione svolto nell'ambito del progetto "M'appare il Parco".

La mappa interattiva 

Una versione elettronica della mappa è in corso di realizzazione e verrà pubblicata sul sito del Parco dei Mulini. Ogni elemento della mappa interattiva è collegato ad una pagina di Wikipedia. Con l'aiuto di tutti sarà quindi possibile trovare numerosi approfondimenti tematici su ognuno degli oggetti del patrimonio materiale ed immateriale delle Comunità e del Paesaggio del Parco. E' gradita quindi la partecipazione e la collaborazione di chiunque sia interessato, nella certezza che solo in questo modo una mappa normale possa diventare davvero mappa della comunità. Il materiale di approfondimento (fotografie, filmati, interviste e testi) può essere spedito al centro di documentazione dell'Ecomuseo (in formato elettronico) oppure pubblicato sull’enciclopedia libera Wikipedia in una delle voci relative al patrimonio materiale e immateriale indicate di seguito.

Patrimonio materiale 

Archeologia 

-Cultura di Canegrate (XIII sec. a.C.)

-Patera di Parabiago (IV sec. d.C.)

Monumenti e chiese 

-Nerviano: capitelli romanici della Chiesa di S. Stefano a Nerviano

-Castello di Legnano (XV sec.)

-Basilica di San Magno (1504-1513) - polittico del Luini (1481-1532)

-Chiesa della Madonna di Dio ‘l Sà (XVI sec.)

-Chiesa dei santi Gervaso e Protaso (1610), facciata del Piermarini (1780)

-Santuario Abbazia della Colorina (1398)

-Monastero degli Olivetani (1469)

-Chiesa di Santo Stefano al Lazzaretto (1305) a San Vittore Olona.

-Chiesa di San Gregorio, detta “del Lazzaretto” (1663) a Nerviano

-Chiesa parrocchiale di S. Stefano a Nerviano

-Chiesa Santa Maria Assunta

-Chiesetta dell’Assunta

-Lazzaretto del Gisioeu

-Chiesa Madonna della Rotodina a Nerviano

-Chiesa Sant’Ambrogio della Vittoria a Parabiago

-Palazzo Visconti-Castelli (XVIII sec.) a Canegrate

Fabbriche e strade 

-Cotonificio Cantoni

-Industria meccanica Franco Tosi

-Fornace Rancilio (inizio XX sec.)

-SS 33 del Sempione

Bocche di presa e rogge del fiume Olona 

- Roggia Arcivescova

- Madonna delle Grazie e Lampugnani

- Bocca Ceresa

- Bocca Selvatica

- Baratrina

- Bocca Bellona

- Rientra Boscheta

- Gallarati Calatossico

- Magra Crivelli

- Rosera

- Arese 1

- Olivetani

Canali, cave e aree naturalistiche 

-Canale Villoresi (1882-1890)

-Ponte canale Olona Villoresi

-Ponte canale Bozzente Villoresi

-Riale di Parabiago(roggia di origine medioevale)

-Cavo Diotti

-Parco Laghetto di Via Giovanni XXIII

-Cava Sempione

-Cava San Lorenzo

-Bosco di Legnano (Parco Castello)

-Isolino di Parabiago

-Foppa di San Vittore

Toponimi 

-La Bacana

-Cascinette

-La Bergamina

Mulini 

-Mulino Melzi Cozzi

-Mulino Montoli

-Mulino Giulini

-Mulino Rancilio

-Mulino Moroni

-Molino Arese

-Mulino Lazzaretto

-Mulino Sotto il Castello

-Mulino Bianchi

-Mulino Meraviglia

-Mulino Moriggia

-Mulino Agrati

-Mulino Bersoldo

-Mulino Corvini

-Mulino Star qua

-Mulino Lampugnani

-Mulino Lombardi

Patrimonio immateriale 

Personaggi 

Oldrado Lampugnani (1400 -1460) condottiero della famiglia legnanese dei Lampugnani; fortificò il Castello

Augusto Marinoni (1911 -1997) filologo, tra i massimi esperti mondiali di Leonardo da Vinci, nato a Legnano

Enzo Pagani (1920 -1993) artista, fondatore del “Museo Pagani”, nato a Legnano

Gianfranco Ferrè (1944-2007) stilista, nato a Legnano

Sen. Felice Gajo (1861-1935) industriale e politico, nato a Canegrate

Giovanni Malerba (1908-1971) creatore della Cinquemulini, nato a S.Vittore

Mario Meraviglia (1907-1988) mugnaio, nato a S.Vittore

Giuseppe Maggiolini (1738-1814) mobiliere, intarsiatore ed ebanista reale, nato a Parabiago

Libero Ferrario (1901-1930) ciclista, campione del mondo su strada nel 1923, nato a Parabiago

Felice Musazzi (1921-1989) attore teatrale e fondatore de “I Legnanesi”, nato a San Lorenzo di Parabiago

Antonio (Toni) Barlocco (1930-1986), attore teatrale de “I Legnanesi”, nato a San Vittore Olona

Giulio Cesare Lampugnani (1827-1860) garibaldino, ha partecipato all’impresa dei Mille

Paolo Caccia Dominioni (1896 -1992) militare, scrittore e ingegnere, nato a Nerviano

Luciano Re Cecconi (1948 - 1977) campione d’Italia di calcio con la Lazio 1973/1974, nato a Nerviano

Ottavio Cogliati (1939-2008), ciclista, campione olimpico nella 100 km a squadre alle Olimpiadi di Roma 1960, nato a Nerviano

Mestieri 

Il Custode del Fiume Olona ha il compito della sorveglianza e del buon governo del fiume

Il Mugnaio sfruttava l’energia delle acque per muovere le macine.

Agricoltura e allevamento. Nel Parco si producono circa 2800 litri di latte al giorno dalla mucca Frisona lombarda.

Il Campee apre le rogge per irrigare i campi.

Tradizioni 

Mulino Starquà Il nome di questo mulino deriva da un episodio che nel 1853 vide protagonista il mugnaio che lo abitava. All’ordine delle truppe austriache di sgombero egli rispose “Noi vogliamo STAR QUA”.

Molto ricco è il panorama delle associazioni attive che rappresentano quasi tutti i settori dell’impegno civile, sportivo, culturale e ambientale Cappella del Dio ti vede (oggi scomparsa); era una tappa delle rogazioni, processioni di supplica che si facevano per propiziare il raccolto.

La coltivazione del gelso e del baco da seta ha caratterizzato dal XV al XX secolo il paesaggio e l’economia della zona.

Nel mese di maggio, dopo aver detto il rosario, si andava a prendere le lucciole.

17 gennaio. Falò di S.Antonio.

In primavera si raccoglievano, nei campi di frumento, i papaveri, i fiordalisi, la camomilla e le violette.

Manifestazioni 

Cinque Mulini: la corsa campestre si disputa lungo il fiume Olona, tra i Mulini del Parco, ininterrottamente dal 1933. Dal 1953 partecipano i più grandi specialisti mondiali e numerosi campioni olimpici di fondo e mezzofondo.

Palio di Legnano: commemorazione della battaglia di Legnano (1176) con una sfilata in costumi d’epoca medievale per le vie della città, cui segue il Palio delle Contrade. L’avvenimento, nato nel 1935, si conclude con una gara ippica in cui partecipano le otto contrade.

Biodiversità 

Elenchiamo la fauna più rappresentativa presente nel parco suddivisa per ambienti. Dopo il nome comune in italiano segue quello in lingua locale nella versione legnanese/parabiaghese.

Bosco 

0. gufo -ciut 1. allocco -locch 2. sparviero - falchett 3. picchio rosso maggiore -piccasc 4. cinciarella -zeferina 5. scoiattolo rosso -scuiatul russ 6. pipistrello -tagnoeura 7. capinera -can negar 8. codibugnolo -parascioeura da cua lunga 9. cinciallegra -parascioeura 10. scoiattolo grigio -scuiatul gris 11. cervo volante - cornabò 12. carpino -carpan 13. cerambice -griòn a puà 14. platano -platan 15. farnia -rugura 16. sambuco -sambrugu 17. ramarro -ghezzu 18. biacco -bissa/smiroldu 20. barbagianni -pòra dònna 21. bagolaro -spaccasass 22. faina -fuin 23. cuculo -cucù 24. fringuello -fringuell 25. moscardino - murigioeu

Acqua 

1. giglio d’acqua -spadun 2. phragmites -caneti 3. gambero italiano -gambar 4. gambero esotico -gambar 5. luccio -lusc 6. trota 7. barbo -barbu 8. pesce persico -pes persich 9. cavedano -cavedan/cavezzal 10. alborella -arburela/arburei 11. vairone -vairun 12. rana 13. nitticora -sgolgia 14. gallinella -gainera 15. ballerina bianca -tremacua 16. marzaiola - marziroeu/resegheta 17. mestolone -casulotu 18. moretta -mureta 19. germano -german 20. cormorano -curmuran/marangun 21. airone cenerino -sgulgiun 22. calopteryx -spuseta 23. tifa -masagat 24. ontano nero -uniscia 25. salice -saras 26. martin pescatore -martin 27. tinca -tenca 28. carpa 29. ghiozzo -botra 30. cagnetta 31. anax imperator -gugiun 32. codone -coalunga 33. anguilla -inguilla 34. tritone -tarangola 37. usignolo di fiume - 38. tarabusino -sgulgin 35. porciglione - grugnett 36. moriglione -collruss

Prato 

1. talpa -tapun 2. riccio -rispurcel 3. topo -rattu/murigioeu 4. lucertola -luserta 5. grillo -grill 6. cavalletta -saltamartin 7. fiordaliso -fiordalis 8. picchio verde -piccasc 9. ape -ava 10. volpe -vulpa 11. quaglia -quaja 12. cardellino -lavarin 13. cornacchia -scurbatu 14. rondine -rundina 15. gheppio -falchett 16. balestruccio -tardela 17. gelso -murun 18. lepre -legura 19. coniglio selvatico -cunili lapan 20. mini lepre -mini legura 21. fagiano -fasan 22. rospo -sciatu 24. tartaruga 23. chiocciola -lumaga 27. scricciolo -re di sces 30. merlo -merlu 28. pettirosso -pettiruss 26. papavero -scioretta 25. salamandra -lusascia 31. codirosso -coarus 29. colombaccio -culumbasc 32. averla piccola -stregazèta 33. narciso - narcis

Vivere il Parco 

Ciclismo 

Il Parco dei Mulini si può visitare in bicicletta. E’ in corso di progettazione una pista ciclabile già finanziata dalla Regione Lombardia che collegherà il parco urbano del Castello di Legnano a Nerviano. Già ora è possibile attraversare il Parco su strade sterrate o asfaltate adatte ai ciclisti ad eccezione del tratto interessato da una strada trafficata tra l’isolino di S.Lorenzo di Parabiago e il Canale Villoresi.

L’intero percorso dal centro di Legnano al confine con il Comune di Lainate è di circa 10 km. Per i ciclisti più allenati la zona dell’alta pianura offre altri tracciati cicloturistici riportati nel grafo qui a fianco che consentono di raggiungere numerosi parchi e località turistiche.


Mappa piste ciclabili

Sulla pista ciclabile del canale Villoresi è possibile fare lunghe biciclettate. Verso Ovest: da Parabiago ad Arconate, 10 Km di tratto asfaltato e protetto, poi sino a Nosate in larga parte non asfaltato e protetto. Piccole deviazioni dall’alzaia a Parabiago, in corrispondenza della ferrovia, e ad Arconate. Verso Est: da Parabiago a Monza, 24 Km su tratto agevole e protetto, non sempre asfaltato. Piccola deviazione dall’alzaia a Senago.

Prodotti Filiera Corta 

Nel Parco esistono alcune aziende agricole con vendita dei propri prodotti (latte, riso e formaggi) Il latte di mucca prodotto quotidianamente è di circa 2800 litri. Nei comuni del Parco si svolgono due mercati di prodotti venduti direttamente dagli agricoltori (www.campagnamica.it)

Corsa 

Il Parco è sinonimo di corsa che si può praticare tutto l’anno lungo il tracciato della famosa 5 Mulini, oppure nel Parco Castello di Legnano, dove, collegati tra loro, ci sono “sentieri” che danno la possibilità di scegliere percorsi di diverse lunghezze, il percorso più lungo indicato è di 1.920 m. All’interno del Parco è presente un “time point”, cioè un sistema che, utilizzando un chip da legare alla stringa delle scarpe, rileva su un tabellone luminoso i tempi; Il chip è acquistabile presso il CAI Legnano, Via Roma 11/13.

Pattinaggio 

Chi predilige le rotelle può pattinare nel parco Castello di Legnano o a Nerviano nei parchi urbani di via Giovanni XXIII e della ex Meccanica, accanto alla caratteristica chiesa della Rotondina.

Skateboard

Lo skateboard si può praticare negli skateparks del Parco Castello a Legnano e del campo Libero Ferrario a Parabiago.

Bocce 

Si può giocare a bocce presso il Parco Castello di Legnano o alla ex Meccanica di Nerviano.

Pesca 

E' praticabile anche la pesca previo possesso della relativa licenza. è opportuno rilasciare il pescato.

Bosco didattico

Parco urbano di via Giovanni XXIII a Nerviano.

Picnic 

Parco Castello a Legnano;

Parco della Chiesa della Madonna di Dio’l Sà, Parabiago;

Parco urbano di via Giovanni XXIII, Nerviano.

Itinerari 

1. I viali alberati del Parco Castello di Legnano e i percorsi che da questo portano al Mulino Meraviglia di San Vittore Olona sono ideali per l’osservazione di molte specie animali. Il Mulino Meraviglia è uno dei Mulini meglio conservati del Parco.

2. Il Parco di via Virgilio a Parabiago e la Madonna di Dio’l Sà. Presso il Parco di via Virgilio a Parabiago è allestito un itinerario letterario alla scoperta di Parabiago romana e si può visitare il monumento nazionale della Chiesa della Madonna di Dio’l Sà. Una guida del percorso è reperibile presso il vicino ufficio tecnico comunale o scaricabile dal sito dell’ecomuseo di Parabiago.

3. Dalla ex Meccanica in via Battisti a Nerviano alla Crocetta di Piazza della Vittoria. Dopo aver visitato la fabbrica meccanica ora centro di aggregazione e la Chiesa della Rotondina, si prosegue in via dell’Annunciata sino al fiume Olona dove si affacciano l’ex Convento degli Olivetani, ora Municipio, e alcune ville patrizie. Si percorre via Rondanini e si gira a sinistra in via Don Bosco raggiungendo la Chiesa Parrocchiale. Murati nella vicina casa parrocchiale si possono vedere i capitelli romanici della vecchia Chiesa medioevale. Si prosegue quindi lungo il percorso pedonale che costeggia la Chiesa e giunge in Piazza della Vittoria dove c’è la seicentesca Croce.

Monumenti 

(con riferimenti della loro apertura)

-Chiesa di S.Magno, Legnano;

-Castello di Legnano;

-Chiesa di S.Stefano, San Vittore Olona (tel 0331/511216);

-Chiesa antica di S.Maria Assunta, Canegrate (in occasione delle SS. Messe Mercoledì e Giovedì ore 18.30); -Chiesa dei SS. Gervaso e Protaso, Parabiago;

-Chiesa della Madonna di Dio’l Sà, Parabiago (in occasione delle SS. Messe feriali ore 16, festive ore 17);

-Mulino Starquà, Nerviano (orari apertura punto vendita riso);

-Abbazia della Colorina, Nerviano (su appuntamento, tel. 0331/589806);

-Monastero degli Olivetani, Nerviano (in orario di apertura uffici comunali, dal Lunedì al Sabato);

-Chiesa del Lazzaretto, Nerviano (su appuntamento, tel 0331/589997);

-Chiesa della Rotondina, Nerviano (tutti i giorni, 9 - 12)

Musei 

-Museo civico archeologico Sutermeister di Legnano(Entrata libera da Martedì a Sabato 9-12.30 e -Domenica 9-12)

-Museo storico culturale Carla Musazzi di Parabiago (Entrata libera ogni domenica dalle 15 alle 18)

-Museo del Bonsai di Parabiago (Entrata 3,50 euro: Lunedì 14.30-19, da Martedì a Sabato 9-12.30 e 14.30-19, Domenica 9.30-13).

Visite guidate ed educazione 

Alcune associazioni, aziende agricole e Istituzioni svolgono visite guidate al Parco Mulini per scuole di ogni ordine e grado.

Collegamenti esterni