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Stemma Comune di
Robecco sul Naviglio


Patrimonio della comunità

VIAGGIARE NEL TEMPO

26 Aprile 1945

Descrizione

Il 26 aprile 1945, mentre giungevano notizie sulla liberazione di Milano e si attendeva la stessa sorte anche per la provincia, il paese di Robecco sul Naviglio fu colpito da un nuovo lutto.

Quel giorno alcuni uomini appartenenti alle formazioni partigiane della zona, si recarono presso le scuole del paese, sede del locale comando tedesco, per parlamentare e disarmare i soldati; la gente - scesa in strada a vedere - formò un gruppetto davanti all’edificio. Improvvisamente dalla strada di Pontevecchio, si fece avanti un camion dal quale furono sparati dei colpi sulla folla.

Ripartito il mezzo restarono a terra Virginio Beretta (17 anni), Giuseppina Cislaghi (19 anni), Ermando Cislaghi (22 anni), Aldo Lissandrin (22 anni) e Martino Maltagliati (48 anni). I feriti furono una quindicina.

Ecco come ricorda il fatto l’allora parroco di Robecco, don Ottavio Sironi:

“Aprile 1945 la vita diviene quasi impossibile, le notizie si susseguono vertiginosamente. Pare che i tedeschi non sappiano più resistere né in Italia né in Germania. Si attende da tutti  ansiosamente il crollo; ma intanto le angherie e vessazioni da parte dei nazi-fascisti si fanno sempre più atroci. Siamo alla metà del mese, Berlino è direttamente attaccata; la famosa linea gotica in Italia è superata. E’ la fine.

Giunge notizia, di città e pare che si arrendono, i tedeschi sono in fuga, altri vengono disarmati. La Gioventù di Azione Cattolica preparata dal presidente, Giuseppe Comincioli, nominato dal C.N.L. di Busto “Divisione Alto Milanese” comandante della Brigata Colombini è pronta, i giovani attendono il segnale; in casa del parroco si discute, si fissa l’attacco per la serata (24 aprile). Improvvisamente si sparge la voce: i tedeschi vengono disarmati.

Che cosa succedeva? Un gruppetto di partigiani di Magenta (con qualche elemento rosso), alla notizia che i tedeschi stavano preparandosi alla fuga, e caricavano sui camion, il materiale giacente, si erano precipitati all’Oratorio Maschile e alle scuole (trasformati in magazzini) intimando l’arresa dei tedeschi.

L’azione sporadica è precipitata di questi inconsulti doveva avere effetti disastrosi. Difatti i giovani cattolici avvisati si lanciarono subito all’assalto delle scuole, riuscendole occuparle; la popolazione con solita proverbiale imprudenza anziché rinchiudersi nelle case, si precipitò per le strade per assistere allo spettacolo; e fu per questo, che nel momento in cui i giovani cattolici occupavano le scuole, non si sa per certo o avvisati da qualche spia, giunse in Robecco un camion con rimorchio di tedeschi in assetto di guerra, dalla folla venne scambiato per un camion di partigiani, ma quando questa si accorse dell’errore era troppo tardi; una quindicina di persone erano stese al suolo (cinque morti e 10 feriti). I tedeschi di residenza a Robecco, ad onor del vero, non opposero più nessuna resistenza, consegnarono le armi e si diedero prigionieri “.

Persero la vita: Beretta Virginio di 17 anni, Cislaghi Giuseppina di anni 19, Cislaghi Ermando di anni 221, Lissandrin Aldo di anni 22 e Maltagliati Martino di anni 48."

(tratto dal Liber Chronicus)

Itinerari:

Indirizzo:
Data: 26 Aprile 1945
Bibliografia:
  • A. MAGNANI, E hanno sparato su tutti. La strage di Robecco sul Naviglio del 26 aprile 1945, Comune di Robecco sul Naviglio, 2009.
  • Liber Chronicus, 20 e 21 Luglio 1944 in Archivio Parrocchiale Robecco sul Naviglio
Sitografia:

Hanno contributo a realizzare questa pagina:
Il Sindaco di Robecco sul Naviglio Giuseppe Zanoni e Bianca Pastori

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