Descrizione
Fu edificato dalla comunità meserese nel 1612, con l'aiuto dei
certosini, là dove si trovava un'antica cappella ormai in rovina dedicata a Santa Margherita
vergine e martire.
Della chiesa di Santa Margherita non si ha menzione
in nessun documento successivo tanto che si deve presumere sia andata
distrutta.
Forse una lontana testimonianza di ciò che rimane nel nome di
una strada campestre tuttora esistente detta della "gesa rota" (chiesa
rotta) e di una campagna denominata nello stesso modo, situate entrambe
nella parte sud-est del territorio comunale, ai confini con il comune di
Marcallo con Casone.
Sull'altare principale della nuova chiesa eretta, in legno dorato,
venne posta la nuova immagine della Vergine Addolorata e quella vecchia
venne lasciata dietro l'altare. La facciata, in stile barocco, presenta
quattro nicchie con alloggiate statue di santi.
L'interno, composto di
una sola navata, ha due cappelle laterali: quella a destra ospita un
artistico crocifisso in legno risalente alla fine del XVII secolo.
Quella di sinistra è invece dedicata a San Bruno, la cuio statua in legno venne posta il 17 ottobre 1718
in una nicchia sopra l'altare. Molto belli sono anche i due affreschi
che adornano le due lesene che separano la navata dal presbiterio: essi
rappresentano San Bernardo e
San Fermo.
Degni di essere menzionati sono anche le tele della Via Crucis, dipinte nel 1765 dalla pittrice milanese
Maria Antonia Valli, nata giussani, e un grande quadro dell'inizio del Seicento, raffigurante la Madonna del Rosario con
San Domenico e
Santa Rosa da Lima.
Un campanile in stile romanico sovrasta l'edificio sacro e essendo
visibile anche da lontano è divenuto un po' il simbolo del paese. Il
santuario è sempre stato della comunità locale e non della parrocchia ed
attualmente è divenuto proprietà dell'amministrazione comunale.
Nel 1998,
con un'iniziativa dell'ente pubblico è stata restaurata la facciata e
le parti esterne dell'immobile religioso, intervenendo nel 2005 anche sull'altare maggiore.
(testo tratto da wikipedia)