Descrizione
All'indomani della morte del generale Mac Mahon,
il parroco di Magenta, Don Cesare Targella e il sindaco Brocca, dopo
aver presenziato alle esequie in Notre Dame a Parigi, prospettarono
l'idea di dedicargli un monumento.
L'opera venne affidata allo scultore cremonese Luigi Secchi che la portò a compimento nel 1895,
realizzando una statua in bronzo dell'altezza di tre metri.
L'archietetto Beltrami, già autore del restauro del Castello Sforzesco
di Milano, ha disegnato il piedistallo in pietra di Rezzato
(alto tre metri e mezzo), che porta incisi sui tre lati luoghi e date
di nascita e di morte del generale e degli altri alti ufficiali.
Alla cerimonia d'inaugurazione presenziarono rappresentanze italiane e francesi tra cui i rispettivi capi di stato, Vittorio Emanuele III di Savoia ed Émile Loubet,
occasione nella quale viene per l'appunto coniata una medaglia
commemorativa dell'evento, ricavata dalle monete da 1 centesimo
italiane, sovrastampate sul retro con l'effige del presidente francese;
sul davanti già figurava l'immagine di Vittorio Emanuele III.
In occasione della commemorazione del 150º anniversario della
battaglia, l'amministrazione comunale ha predisposto che il monumento a
Mac Mahon tornasse nella sua posizione originaria, al centro del
monumentale viale che conduce ancora oggi all'ossario dei caduti e
l'occasione ha consentito anche di riportare la scultura al suo antico
splendore attraverso un accurato restauro che interessato anche
l'ossario e il parco circostante.
(testo tratto da Wikipedia)