Descrizione: L'edificio sacro più notevole dell'arte rinascimentale e barocca
corbettese è senza dubbio il Santuario Arcivescovile della Beata Vergine
dei Miracoli; una volta alla periferia della città, costruito su
un'area ove sorgeva una precedente chiesa dedicata a San Nicola, si
trova oggi in pieno centro storico. Grazie ad un evento miracoloso
avvenuto nel 1555,
la chiesa divenne il più grandioso altare mariano della città,
cambiando la propria architettura in un santuario suddiviso su due
livelli: quello inferiore tuttora dedicato a San Nicola e quello
superiore (con l'immagine miracolosa ad affresco) consacrato alla
Madonna.
Nel corso dei secoli grandi artisti del calibro di Francesco Croce, Fabio Mangone, Vincenzo Seregni, Francesco Pessina,
Carlo Francesco Nuvolone, Giulio Cesare Procaccini (Madonna del Rosario con san Francesco e san Domenico del 1612), Giovan Battista
Discepoli, Mosè Bianchi e Luigi Pellegrini Scaramuccia detto il Perugino hanno contribuito con le loro opere ad aumentarne lo splendore, ed è stato visitato da personalità eminenti tra cui San Carlo Borromeo
che durante il suo episcopato si fece promotore presso la Santa Sede
del culto mariano in questo santuario, riuscendo ad ottenere per
Corbetta la concessione dell'indulgenza annua in forma giubilare,
tradizione che ancora oggi, tramite la Confraternita del Santo Rosario,
rimane viva grazie ad una serie di celebrazioni definite "Perdono di
Corbetta".
(Testo tratto da Wikipedia e rielaborato)