Descrizione: Si possono far risalire le origini della chiesa di San Sebastiano al 1609,
quando il Conte Carlo Borri e Giovanni Battista Lampugnano posarono
rispettivamente la prima e la seconda pietra dell'oratorio.
Notevoli donazioni provengono al capitolo dal testamento del prevosto Orsino Spadense da Urbino deceduto il 28 marzo 1620. Nel 1635 l'edificio è una chiesa sussidiaria e come tale non dispone di alcun prete; rimane in questo stato sino al 1787 quando viene definitivamente profanata. Nel 1880 la chiesetta viene abbellita e ristrutturata negli interni, per poi essere venduta al capitolo della parrocchia nel 1921, inaugurandone un nuovo altare nel 1927.
L'esterno, costituito da una struttura estremamente semplice, è
preceduto da un piccolo cortile con cancello, mentre la facciata della
chiesetta è realizzata con la classica struttura terminante a timpano,
sovrastato da una croce in pietra. Uniche decorazioni presenti, oltre
alle alte lesene, sono due statue poste in due nicchie nella parte
superiore della facciata, rappresentanti San Rocco e San Fermo.
L'interno, strutturato su una sola navata che conduce sino al
presbiterio, è interamente decorato ad affreschi: sul soffitto della
chiesa sono rappresentati quattro scene della vita di San Sebastiano.
Sulla controfacciata si trovano due grandi affreschi: il primo,
sovrastante la porta d'ingresso, rappresenta San Pietro e sopra di lui,
in gloria, spicca l'immagine di San Fermo (ai lati si trovano due targhe
commemorative dei restauri subiti in precedenza).
Le pareti accolgono
anche due cappelle devozionali decorate a finte strutture in gusto
barocco, una dedicata alla Madonna e l'altra a San Giuseppe. Il
presbiterio è distinto dalla navata da una stupenda balaustra in marmo
rosa e da un arco trasversale decorato a vista con piccoli medaglioni
rappresentanti San Carlo Borromeo (a sinistra), Sant'Attilio
(in centro) e Sant'Ambrogio (a destra). Più in basso, ai lati di questo
arco introduttivo, due nicchie accolgono le statue di San Sebastiano (a
sinistra) e Sant'Antonio da Padova
(a destra).
L'area dell'altare è decorata sulla volta a crociera del
soffitto con quattro grandi affreschi rappresentanti i quattro
evangelisti, mentre le pareti laterali sono completate da due quadroni
rappresentanti i momenti culminanti della vita di San Sebastiano, "San
Sebastiano si reca dall'Imperatore Diocleziano" e "Il martirio di San Sebastiano", realizzati dal pittore corbettese Natale Penati tra il 1948 ed il 1949. L'altare, di forme sobrie, è integralmente ligneo e dipinto a simulare il marmo.
(Testo tratto da Wikipedia)