Descrizione
Libero Ferrario (Parabiago, 24 giugno 1901 – Parabiago, 14 febbraio 1930) è stato un ciclista su strada italiano. Fu il primo italiano a vincere il campionato del mondo su strada, titolo che vinse nel 1923.
Grande appassionato di sport vari durante l'infanzia e l'adolescenza,
veniva ricordato dai concittadini come un giovane aitante e si narrano
alcune imprese semi-leggendarie sui lui come, quando ancora
diciassettenne, riuscì a domare a mani nude un bue inferocito che creò
panico per le viuzze del paese natio, Parabiago.
Si appassionò successivamente al ciclismo e durante il servizio di leva (1919-1920), vinse a Bari il campionato militare a squadre; le prime vittorie furono due edizioni della legnanese Coppa Bernocchi (1922 e 1923).
Il 25 agosto del 1923, partecipò e vinse a Zurigo, su una Gloria, la prova in linea dei Campionati del mondo Dilettanti. L'anno successivo corse a Parigi nuovamente per i Campionati del mondo, classificandosi quarto nella prova in linea su strada, ed in agosto vinse la Tre Valli Varesine.
Morì a causa della tisi nel 1930, all'età di 29 anni non ancora compiuti.
A Parabiago
viene ancora ricordato: lo stadio comunale porta il suo nome; nel
cimitero sulla sua tomba vi è una scultura bronzea che ritrae il suo
busto; per le vie della città ogni anno si corre una gara Memorial e vi è un traguardo volante della Coppa Bernocchi a lui intitolato.