Ecomuseo del Paesaggio

ALLOCCHI, LUCCIOLE E STELLE... 2014

Iniziativa organizzata da:

-Legambiente circoli di Parabiago e Nerviano
-LIPU sezione di Parabiago

Con il patrocinio di:

-Parco dei Mulini
-Ecomuseo del Paesaggio di Parabiago

In occasione di:

-Giornata europea dei parchi

In collaborazione con:

- Patto V'Arco Villoresi

Per informazioni:

-Pieghevole dell'iniziativa
-Pagina facebook



Allocchi, lucciole e stelle...notte bianca nel Parco

24.5.2014


Passeggiata di ascolto e osservazione notturna e una proiezione di immagini di animali nel parco del Roccolo intitolata "Dal tramonto all'alba".

gufo
  
RITROVO ORE 21.30 PRESSO IL PONTE DI RAVELLO VIA VICINALE GUARNAZZOLA
(VIALE LOMBARDIA) PARABIAGO


1. ASCOLTA
Dal ponte di Ravello, accompagnato dagli esperti, cammina e ascolta i suoni della natura.

2. OSSERVA
Lungo il canale Villoresi osserva migliaia di piccoli coleotteri lunimosi che chiami lucciole. Se il tempo lo consente si vedono anche le stelle.

3. IMPARA
Dopo la passeggiata i naturalisti della LIPU illustreranno la vita degli animali notturni attraverso una proiezione di immagini realizzata dai fotografi naturalisti Roberto Repossini e Bruno Capitani dal titolo "Dal tramonto all'alba".

IL RESOCONTO DELLA SERATA

Notte bianca del Parco del Roccolo. Oltre trecento persone, un evento naturalistico straordinario, anzi un'esperienza visto che molti bambini non avevano mai visto le lucciole! Eccezionale la proiezione dei Naturalisti Roberto e Bruno seguita da un caloroso pubblico sotto il cielo stellato.

Di seguito le specie avvistate o sentite durante la serata da Diego della Lipu. Il Parco del Roccolo rimane uno dei luoghi più interessanti dell'Alto Milanese. Auguri ai Parchi europei che compiono 105 anni e al Parco del Roccolo che compie 20 anni!
Pernice rossa maschio in canto alle 20.30 sopra un capannone.
assiolo
usignolo
quaglia
storno
passero mattuggia
cornacchia grigia
gazza
piccione
gallinella d'acqua nel canale
rondoni 
fringuello
codibugnoli
verzellino
codirosso
ballerina Bianca nel parcheggio.

Due pipistrelli volteggiavano sopra di noi, durante il tragitto sulla ciclabile del Villoresi mentre raggiungevamo il luogo dell’evento.

I canti del rospo smeraldino e dei grilli accompagnavano l'ultimo gruppo nei pressi dell'area umida di derivazione del canale Villoresi.

DOCUMENTAZIONE UTILE E MATERIALE DI APPROFONDIMENTO

La passeggiata d'ascolto (che cos'è, condizioni per la buona riuscita (spegnere telefonini, non perdere i figli, fare silenzio), esercizi preliminari di pulizia dell'orecchio (se non sapete l'inglese traducete col traduttore automatico))

Le lucciole commenti in merito alle specie presenti in Italia: pagina facebook
C'è da chiedere anche se qualcuno conosce filastrocche per acchiappare le lucciole come quella che cito (diffusa nel milanese, che così prosegue: ...al pa' ghe dor la schiena, lusirò ven giò a fa la scena (la cena)) piuttosto che questa che segue che anch'essa era diffusa nel milanese, benché proveniente dalla toscana, ma guarda il caso il senso è lo stesso:

Lucciola, lucciola, vien da me !
Ti darò il pan del re;
pan del re e della regina,
lucciola lucciola fiorentina !
Lucciola lucciola vieni abbasso,
ti darò il castagnaccio.
Il castagnaccio di panìo
mezzo te e mezzo io.
Lucciola lucciola vien da me
ti darò il pan del re
pan del re e della regina,
lucciola lucciola vieni vicina !

Altro sulle lucciole:

Lucciole
Lucciole, lucciole, dove andate?
Tutte le porte sono serrate
son serrate al chiavistello
con la punta del coltello.
Lucciole, lucciole venite da me,
vi darò il pan del re
il pan del re e della regina
lucciola lucciola pellegrina. (canto popolare)

Le lucciole (che molti credono estinti) e gli assioli (tornati con forse per l'"aiuto" della lipu), mi fanno tornare alla mente il tema dell'estinzione biologica e culturale.

Secondo Beccaria “L’agonia e la morte delle cose
cammina di pari passo con l’oblio del nome che le
designa”. In molti casi, tuttavia, il nome è
scomparso prima della specie vivente o dell’oggetto
designato. È il caso della lucciola (coleottero
lampiride) chiamata nel milanese “lusiroeula”
ancora diffusa lungo la rete irrigua della nostra
zona. Sempre meno bambini sanno della sua
esistenza, ancor di meno la nominano, fanno
risuonare la cantilena per invitarla ad abbassarsi e
lasciarsi prendere (lusiroeu ven giò che a la máma
ghe dor ’l cò…), la mettono sotto un bicchiere, la
notte, perché faccia un po’ di luce. In altre parole,
continua Beccaria, essa è estinta culturalmente,
travolta dalle luci artificiali del presente urbano e
tecnologico.

Raul Dal Santo, Verso l'ecomuseo del Paesaggio, Parabiago, 2008

Allora possiamo raccontare la storia del barone Lamberto che restava in vita grazie a persone che pronunciavano il suo nome proprio come dovremmo fare noi per le lucciole e gli assioli che se non li nominiamo si estinguono culturalmente...