Gli anni della crescita |
In esecuzione:
rumori di un cantiere edile in Parabiago Cosimo Piovasco di Rondò
Visse sugli alberi Amò sempre la terra Salì in cielo. Calvino, Il Barone rampante (1959) Alla fine degli anni '50 il
consumismo iniziava a proporre modelli di vita sostanzialmente
estranei all'uomo. Quando l'esteriorità prende il sopravvento
sull'essenza, assieme a Cosimo si ritrae anche il bosco. I
boschi ci sono per chi li sa capire e desidera andare oltre la
"normalità", altrimenti è come se non esistessero e il
mosaico di rami e foglie contro il cielo è un ricamo fatto sul
nulla. La speranza è che a leggere la stele che ricorda il
Barone rampante sia gente che ha voglia di arrampicarsi, se
non proprio sugli alberi, almeno oltre le consuetudini della
vita quotidiana.
Paci, L'uomo e la foresta (2002)
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Nella seconda metà dell'ottocento
gran parte degli estesissimi boschi dell'attuale Parco del Roccolo
vennero tagliati per far spazio all’agricoltura.
Nel primo scorcio del Novecento, in particolar modo nel primo dopoguerra, nell’Altomilanese si assistette ad uno sviluppo industriale rapido ed incontrollato. La presenza di industrie determinò un repentino cambiamento dell’economia e del paesaggio locale, mutandone il volto nel breve volgere di un paio di generazioni. La forte crescita ebbe come ricaduta positiva un diffuso aumento del benessere e della ricchezza, ma dall’altro portò con sé inquinamento ambientale degrado paesistico, crescita urbana esponenziale e perdita di diversità biologica e culturale. Tutti i testi di questa pagina sono disponibili nel rispetto dei termini della GNU Free Documentation License. Mappa: (C) 2007 Patrizio Croc |