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- Voci da Lontano

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Mappa: (C) 2007 Patrizio Croci

I Firunatt, venditori dei filoni di castagne a Villlastanza del sec.XX

firunatt

Abbiamo incontrato l'ultimo firunatt (venditore di filoni di castagne) di Villastanza, il "Giuli Pulota". Il simpatico commerciante di castagne attivo sino a pochi anni fa ci ha raccontato tutto del lavoro suo e di gran parte dei compaesani di Villastanza.

"La lavorazione delle castagne ebbe luogo prima a Cerro Maggiore, poi già nell’800 a Villastanza quindi a Villapia.

In autunno le castagne venivano raccolte e da Villastanza il “Carlo Zitoc, il Bagionlin e il Pierino dell’Amalia” andavano a Cuneo a trattare il prezzo e la qualità. Le migliori castagne formavano il gruppo dei “VIETTON”.

Successivamente le castagne venivano trasportate per mezzo di un camion o di un vagone ferroviario a Parabiago e quindi a Villastanza.

La lavorazione impiegava molte persone di Villastanza e consisteva nel metterle a bagno nell’acqua fredda per una giornata; quindi venivano poi asciugate all’aria aperta.

La stalla, di sera, con le lucerne accese, era il luogo dove si procedeva alla lavorazione (i ragazzi infilavano gli aghi e gli adulti servendosi del filo di canapa le infilavano). I nonni recitavano il rosario.

L’ultima operazione era la cottura che veniva fatta nel forno del Purel, del Tachin e del prestinée. Poi si mettevano di nuovo a bagno. Alla domenica e nelle varie festività sino al 1° maggio infine si andava nei vari paesi (Oleggio, Milano, Novara, ecc.) a vendere. Ognuno aveva la sua festa dove vendere le castagne di modo che non ci si faceva concorrenza tra la gente di Villastanza.

Per molte famiglie i soldi ricavati servivano a fare il corredo per i figli.

Quando lo Stato ha imposto il registratore di cassa e le condizioni di vita erano migliorate, si è posto fine a questo genere di lavoro.

Ora la lavorazione viene fatta da quelli di S. Angelo Lodigiano."