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il cortile







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Mappa: (C) 2007 Patrizio Croci

Il cortile era come un piccolo mondo, intorno al quale si svolgeva la vita delle famiglie che vi abitavano. Nei cortili a volte viveva un solo nucleo famigliare, ma nella maggior parte dei casi abitavano famiglie di nuclei diversi. Già dal primo decennio del '900 l'antica famiglia patriarcale era composta dal "padre vecchio", dalla "mamma grande" (i nonni) i quali erano rispettati, a volte temuti, ubbiditi dai figli, dalle nuore, dai nipoti. Tutti si rivolgevano a loro dando del Voi e si riunivano intorno ad un unico focolare; oggi questo tipo di famiglia è quasi scomparso. Erano di fatto piccole comunità dove era regola sopportarsi a vicenda, piegare spesso il capo per amore di pace, dove però non mancava l'aiuto reciproco, perché tante braccia lavoravano ad un unico scopo: il benessere di tutti. Ogni lite, inevitabile specie tra nuore, ogni divergenza e questioni di vario genere venivano risolti con l'intervento del capofamiglia. Fino a quando non c'era la prole, figli e nuore si radunavano nella casa paterna per consumare i pasti ad un'unica tavolata. Nuore e figlie provvedevano alle pulizie, ad aiutare in cucina. Quando invece aumentava la famiglia, ognuno dei figli stava nella propria casa e solamente nelle grandi ricorrenze tutti si ritrovavano riuniti nella casa paterna. Ogni famiglia aveva la propria abitazione: a pian terreno una cucina grande e al primo piano le camere. All'esterno ogni nucleo aveva un gabinetto per uso proprio e non c'era pericolo che venisse abusivamente occupato da altri. Non c'erano ne la carta igienica ne l'odierno "sciacquone": la carta igienica era sostituita da fogli di giornale o altro, mentre un secchio d'acqua serviva per la pulizia e sostituiva lo sciacquone. A quel tempo le attività della popolazione erano prevalentemente agricole. Ogni contadino che "contava" aveva il cavallo, il carro, i buoi e tutta l'attrezzatura per il lavoro, che veniva raccolto nei portici.
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