RICORDANO….
LUISA
Le feste:
Luisa
è la più anziana del ricovero, ha 101 anni ed è la prima di 10 figli.
Da giovane deve essere stata molto bella, i suoi occhi sono
azzurrissimi. E' nata in un piccolo comune della provincia di Padova in
una famiglia di contadini. Ha frequentato la scuola fino alla terza
elementare. Ci ha raccontato che per andare a scuola percorreva 8
chilometri e piedi. Ha iniziato a lavorare a 9 anni. Ha lavorato in
campagna, poi è stata a servizio in città. Fino al giorno del
matrimonio non ha avuto le scarpe; usava gli zoccoli sia d'inverno che
d'estate. Si è sposata a 27 anni con il vestito di tutti i giorni, alle
7 del mattino in chiesa. Poi il pranzo a casa dei suoceri, molto poveri
anche loro, a mangiare un unico piatto di riso che non sa dire se fosse
minestra o risotto. Il viaggio di nozze? Da Padova a Parabiago, dove
suo marito aveva trovato lavoro. Dal giorno del matrimonio Luisa è
sempre stata a Parabiago. Ha avuto 4 figli, ora tutti sposati, ha dei
nipoti e da un po’ di tempo vive nella casa di ricovero. Luisa è
lucidissima e forse un po’ triste; è gentile con noi, risponde a tutte
le nostre domande ma non ci sembra che abbia molta voglia di parlare.
PIERA
La festa del Patrono:
Piera
è simpatica, chiacchiera volentieri con noi. È di Parabiago e non è
sposata. Ricorda che per la festa del Patrono il mattino andava a
Messa, e poi di pomeriggio si trovava all'oratorio con le amiche; non
conosceva il pane dei santi, e per le feste in genere non riceveva
nessun regalo e restava a casa.
ADELE
La Pasqua:
Ha
78
anni, è alla casa di riposo da un anno, è sposata, ma ha perso sia il
figlio di 27 anni a Villastanza per malattia, sia il marito a Villapia
per infarto. Per Pasqua la signora Adele da piccola non mangiava l'uovo
di pasqua, ma beveva la cioccolata coi parenti; i pasti erano i
soliti, non usciva, ma andava solo a Messa, non aspettava la
mezzanotte, ma andava a dormire presto. Adesso che è alla casa di riposo
anche a Pasqua, o a qualsiasi altra festa, mentre le altre persone
escono e vanno dai parenti, lei rimane comunque dentro perché non ha
nessuno a casa. Però in compenso ci ha spiegato che ogni tanto i suoi
nipoti la vanno a trovare. Dopo ci ha confidato che a lei fa molto
piacere quando le ragazzine come noi la vanno a trovare e ci ha pure
detto che le infermiere di colore sono molto piu pazienti.
GIUSEPPINA
Giuseppina
ci parla della sua salute a lungo, senza problemi; non dice il nome
della sua malattia, forse non la conosce, ma noi vediamo che non
controlla i muscoli della metà del viso e della bocca. Parla dei suoi
compleanni…ricorda regali "utili", un maglione se non lo aveva o anche
le calze o una sciarpa… certo non giocattoli!
Niente di speciale da mangiare.
FRANCESCA
E'
di Casorezzo, non è sposata e non ha figli, non ricorda quasi niente
della festa del Patrono, era povera da bambina, per lei le feste di
qualunque tipo si distinguevano dagli altri giorni solo per la Messa,
la Processione e un piccolo dolce alla sera prima di andare a letto,
sempre presto.
PASQUALE
Pasquale ha 75 anni, è nato nel sud e
vive da molti anni a Parabiago. Nella sua vita ha fatto molti lavori e
tra questi anche il venditore ambulante. Ricorda bene la festa di
S. Ambrogio perché andava alla fiere degli "O BEI, O BEI" a vendere la
sua merce. Non ci parla comunque dell'infanzia, dice che il giorno
dell'Immacolata è un giorno di preghiere e nient'altro.
GIUSEPPE
Giuseppe
faceva molta fatica a parlare, ma comunque qualcosa ci ha raccontato.
Lui festeggiava il compleanno a casa, mangiando con i parenti una buona
e bella torta al cioccolato. Usciva a giocare con gli amici; ci ha
parlato di un gioco che non conosciamo…si usava un bastone….
A scuola si festeggiava con dolci e qualche compagno gli faceva regali.
DOSOLINA
Dosolina
è molto lucida, ma sembra triste e non ha voglia di raccontare. Noi
insistiamo per sapere qualcosa della sua infanzia ed allora incomincia a
parlare. Il giorno dell'Immacolata ci ha detto che lo festeggiava
andando di mattina alla Messa e di pomeriggio partecipava alla
Processione, poi improvvisamente non parla più dell'infanzia e ci dice:
"finita la Processione curavo i miei figli e facevo i mestieri a casa".
Da lei non è possibile sapere altro.
(testo tratto da cartellone della scuola media Rapizzi di Parabiago)