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FOTO DI GRUPPO: Tutti
noi ragazzi di Parabiago facciamo parte di uno stie di vita che si può
definire "globalizzato": tutto quello che facciamo, tutte le cose che
ci interessano e che ci piacciono, sono quasi le stesse che interessano
un po’ tutti i ragazzi della nostra età, un po’ in tutti i paesi del
mondo occidentale, industrializzato ed "evoluto". Vogliamo il motorino,
il cellulare e la playstation, vestiamo con abiti tutti uguali, firmati
dagli stilisti di grido, viaggiamo in macchina, su treni veloci, in
aereo e "vediamo" il mondo per quel tanto che ci interessa. Seguiamo la
tv, frequentiamo una scuola che sentiamo più dell'obbligo che del
diritto, viviamo il presente, per quello che il presente può offrirci,
ci preoccupiamo poco del futuro, anche del nostro futuro e non ci
interessiamo quasi per nulla del passato. Infondo la nostra
identità, non sappiamo perché, non ci interessa molto e c'è da pensare
che se i nostri genitori e la scuola non richiamassero la nostra
attenzione su ciò che c'era prima di noi, non ci sarebbe affatto. Abbiamo
quel che crediamo di volere e tanto basta… perché chiederci che cosa
c'era prima e perché preoccuparsi di quello che accadrà dopo?
(testo tratto da cartellone della scuola media Rapizzi di Parabiago)
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