LA
STALLA
La
stalla era vicina ai portici, ma distante dalla casa. Specialmente in
inverno la stalla era tutto per la famiglia del contadino. Non era
necessario riscaldarla, perché a questo provvedevano sufficientemente
gli abitanti della stalla; gli animali affiancati lungo la parete. Il
bue e la mucca erano legati con la catena alla mangiatoia, il cavallo
con la corda per la cavezza. Dietro le bestie un canaletto che finiva
in una piccola cisterna, raccoglieva i "rifiuti biologici" delle
bestie. Un lumicino a petrolio, appeso a un chiodo, spandeva un debole
chiarore: tanto nessuno leggeva! Seduti intorno a semicerchio si
chiacchierava, si raccontavano storielle vere o immaginarie e, quando
c'era la nonna bisognava rispondere al rosario. Dal tramonto al momento
di andare a letto, quel tempo era riposante. Il dolce tempore della
stalla conciliava il sonno, allora si spegneva il lumino, si accendeva
una candela e si andava a dormire. Non c'era riscaldamento e sotto le
coperte si metteva il "frate".
(testo
tratto da cartelloni della scuola media Rapizzi di Parabiago)
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