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 GLI ANZIANI RACCONTANO-i giochi

LA LIPPALA TROTTOLAIL CERCHIOIL TRENINOLE AUTOMOBILINELE BIGLIEI QUATTRO CANTONILA CORDALA PALLACARTINE DA GIOCO
I GIOCHI

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Mappa: (C) 2007 Patrizio Croci

I GIOCHI
NOI CI DIVERTIVAMO COSI…

"I nostri erano per lo più giochi innocenti, di povera gente che s'accontentava del nulla, condensando in quel nulla sogni smisurati!".

LA LIPPA:
E' un gioco fanciullesco, consistente nel far saltare un legnetto, appuntito a forma di cono alle due estremità, battendolo con un bastone e quindi percuoterlo al volo, mandandolo il più lontano possibile. Si facevano le gare e vinceva chi lo mandava più lontano. A volte c'era un altro giocatore (doveva essere molto abile) che come a tennis, cercava di colpire al volo la lippa per rimandarla al mittente.
Una lippa si otteneva tagliando il manico di una scopa in due parti: una di mezzo metro per il bastone e l'altra larga una spanna, la cosiddetta lippa, che in lombardo si chiama "rella" e in toscano "ciribi". Quando si giocava dove c'erano le case era facile che andasse a finire nei vetri: allora in un secondo non c'era più in giro nessuno.

LA TROTTOLA:
Era un giocattolo molto comune, di legno; di forma panciuta, ma affusolata alla base e, siccome ad usarla, la punta si consumava presto, si metteva un chiodo di ottone, con la testa rotonda. La si faceva girare o con le mani o tirando una cordicella girata più volte nella parte superiore. Vinceva chi riusciva a farla girare più a lungo. Era un giocattolo che costava poco ma che durava a lungo.

IL CERCHIO:
E' una lista circolare rigida per lo più di legno, che i fanciulli fanno correre percuotendola e guidandola con una bacchetta. Era un gioco preferito dai maschi, ciò non toglie che appassionava anche qualche femmina. Un cerchio economico era quello usato con il cerchione di qualche bicicletta.

IL TRENINO:
Era una grande gioia quando si poteva avere tra le mani una locomotiva con un vagone. Si caricava con una molla e lo si metteva su povere rotaie di lamiera. Gridi di gioia quando il trenino, ormai scarico, si fermava dopo aver fatto diversi giri di pista senza uscire dalle rotaie! Oggi è tutta un'altra cosa: c'è il trenino elettrico, che corre su un plastico panoramico, con diversi binari, con scambi automatici e che più di un gioco per bambini è un divertimento anche per i grandi, che si contendevano la precedenza per l'uso.

LE AUTOMOBILINE:
Oggi si regalano: macchinette costose, sofisticate. Al primo guasto è passato il momento di euforia, si mettono in disparte, con altre cianfrusaglie, in attesa di finire alla discarica. Una volta non era cosi: una macchinetta, quando la molla si rompeva, la si custodiva come un piccolo tesoro.

LE BIGLIE:
Erano palline di vetro o fatte di terracotta verniciata con colori diversi, le più belle erano quelle di vetro. Qualcuna era d'acciaio (quelle dei cuscinetti a sfera).
Si costruivano nella terra e nella sabbia dei circuiti che si dovevano percorrere, senza far uscire la biglia dalla pista. Vinceva chi riusciva a percorrerla nel minor tempo senza far uscire la biglia dalla pista. A volte partecipavano alla gara anche le femmine.

I QUATTRO CANTONI:
Si giocava in cinque: quattro occupavano i vertici di un quadrato e quello in mezzo doveva cercare di occupare il posto di qualcuno dei quattro quando scambiavano le loro posizioni.

LA CORDA:
Due ragazze la facevano ruotare e le altre saltavano dentro e fuori con un piede o a piedi uniti.

LA PALLA:
C'erano diversi giochi con la palla.
Di solito la si faceva passare da mano a mano, cercando di non farla cadere.

LE BAMBOLE:
Poche erano le bambole sofisticate; le altre erano di pezza, fatte con ritagli racimolati specialmente dalle sarte, ed erano tenute più care perché da loro confezionate. Ogni bambina poi era gelosa della propria bambola e difficilmente la cedeva alle amiche anche per pochi minuti. Oggi ci sono bambole costose, che parlano, che si muovono, vestite da donne. Un altro gioco era quello del "negoziante".
C'era una piccola bilancia con i 2 piattini, con dei piccoli pesi, e la merce consisteva in farina, zucchero o sabbia. Una faceva la venditrice e le altre le acquirenti.

CARTINE DA GIOCO:
Specialmente durante i brevi intervalli durante la scuola si tiravano fuori le cartine da gioco, in formato ridotto per giocare a briscola, a rubamazzetto e come posta c'erano pennini, biglie e figurine. Il gioco poi continuava dove c'era la possibilità di farlo.


"GIOCHI INNOCENTI DI POVERA GENTE CHE SI ACCONTENTAVA DEL NULLA"


(testo tratto da cartellone della scuola media Rapizzi di Parabiago)

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