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Comune di Magenta
Stemma
Patrimonio della comunità

VIAGGIARE NEL TEMPO

Ossario e Monumento alla Battaglia di Magenta

Descrizione

Non lontano dalla linea ferroviaria Milano-Torino, si trova oggi un sacrario dedicato ai caduti della Battaglia di Magenta (1859).

La struttura, costruita in un grande parco, è costituita da un massiccio obelisco dall'aspetto severo alto 35 metri e largo 8 alla base. È composta da quattro facciate uguali guardanti i quattro punti cardinali. L'architetto fu il milanese Giovanni Brocca. I lavori, cominciati nel 1861, vennero terminati nel 1872 quando tutte le ossa dei combattenti sparse lungo l'alzata della ferrovia, vennero raccolte e collocate definitivamente nel sotterraneo del monumento. Una bella gradinata in pietra beola conduce alle porte d'ingresso: la base è di pietra greggia di Moltrasio, detta nobile, mentre il corpo dell'obelisco è rivestito di pietra d'Angera, una varietà giallognola. Gli stipiti delle porte e le finestre e dei bassorilievi sono in pietra di Viggiù. Su ogni facciata il primo bassorilievo presenta emblemi militari, il secondo cinque corone d'alloro con le iscrizioni:

  • "All'esercito francese"
  • "Vittorio Emanuele II e Napoleone III alleati"
  • "La riconoscenza e la pietà"
  • "Magenta IV Giugno MDCCCLIX"

Una finestrella circolare sta in cima all'edificio che è coperto di pietra beola. Si accede all'interno per quattro porte sormontate da una figura di donna che distribuisce corone d'alloro. L'interno ha forma di croce latina: le pareti sono ricoperte di lapidi di bronzo con i nomi dei caduti francesi. Una speciale è riservata al gen. Espinasse, morto poco dopo la battaglia, un'altra è riservata al gen. Clér, morto nel combattimento a Pontevecchio. Le lapidi vennero fuse a Milano, mentre la volta rappresenta un cielo stellato. Nel mezzo del pavimento si apre un foro circolare: da esso si scende nella cripta sotterranea le cui pareti sono tappezzate da ossa umane. Il numero di teschi passa i cinquemila.

Due scheletri occupano una parte del suolo: quello di un ungherese e quello di uno zuavo francese. Una scala praticata nello spessore del pilastro, conduce alla sommità dell'edificio da dove si può godere uno stupendo panorama della città.

Il complesso venne inaugurato nel 1904 da Vittorio Emanuele III e nel 2009, in occasione dei 150 anni della battaglia, è stato completamente ristrutturato con il parco circostante.

(testo tratto da Wikipedia)




Immagine tratta da wikipedia

Itinerari:

Indirizzo: Via  Mazenta
Data: XIX secolo
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