Pipistrello nano
Pipistrellus pipistrellus
CARATTERISTICHE DELLA SPECIE
Diffuso in tutta Europa anche oltre il 61^ parallelo nord. Fenologia: la maggior parte delle popolazioni risulta sedentaria, con spostamenti di 10, 20, talora 50 Km., ma sono noti tuttavia spostamenti di diverse centinaia di Km.; il motivo per cui alcuni animali di questa specie intraprendano viaggi così lunghi è sconosciuto. Il letargo si colloca da metà novembre all'inizio di marzo _ aprile. Habitat ed esigenze ecologiche: è specie tipica di fessura. Predilige ambienti aperti con presenza di alberi e lo si trova comunemente diffuso nei centri abitati dove utilizza qualsiasi tipo di fessura come rifugio, sia in edifici, muretti, alberi. Individui solitari sono stati trovati anche dietro le persiane di alcune finestre o dietro tabelloni pubblicitari. I quartieri riproduttivi sono generalmente situati presso gli insediamenti umani, in particolare nei sottotetti o spesso sotto i rivestimenti esterni delle pareti o dei cornicioni. I quartieri di svernamento sono situati un po' ovunque, dagli edifici agli alberi, da vecchie cave a profonde spaccature nelle rocce, nelle crepe dei muri e nelle cantine. E' una specie non eccessivamente sensibile al freddo, cambia occasionalmente il sito di rifugio invernale durante il periodo di letargo. Riproduzione: la stagione riproduttiva si colloca tra fine agosto e fine settembre. Durante questo periodo il maschio occupa un territorio che difende da altri maschi della stessa specie. Possiede comportamenti sociali complessi, che si esprimono con l'esecuzione di voli e parate nuziali, accompagnate da differenti vocalizzazioni ultrasoniche e segnali olfattivi caratterizzati da un forte odore di muschio. Il maschio possiede un harem composto fino ad un massimo di 10 femmine. I quartieri riproduttivi vengono occupati in aprile - maggio e le nascite si hanno dopo la metà di giugno fino all'inizio di luglio. Normalmente viene partorito un piccolo, talvolta due. Distribuzione, consistenza e tendenza nel Parco: non è stato rilevato, per quanto lo si ritenga potenzialmente presente.
Priorità di conservazione della Specie in Regione Lombardia (da 1 a 14): 6