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Un uomo, un paesaggio

Lo chiamavano il Russ per via dei capelli rossi, ma è una vecchia storia perché da un pezzo erano diventati bianchi come il suo cavallo che, egli diceva, era più vecchio di lui. Malgrado ciò il Russ manteneva un grosso campo irriguo tra Settimo Milanese e la frazione di Seguro dove ricavava l'erba per le sue mucche. Un tempo, prima della guerra, nel campo del Russ c'erano anche filari di viti, e gelsi. Un paesaggio rimasto immutato per secoli, almeno dal basso medioevo quando si diffuse l'arativo con viti. Forse ancor di più perché (lo dimostra qualche traccia di centuriazione romana in zona) quell'area assai vicina alla via consolare Mediolanum-Novaria sarebbe stata coltivata da duemila anni.

Il Russ tagliava l'erba con la falce e la caricava sul carro di legno trainato dal suo cavallo. Solo le ruote di gomma "tradivano" la scena, e, sullo sfondo, la città e i campi di mais.