Parabiago romana
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A differenza di quanto accaduto in altre zone conquistate ai
Celti, il periodo della romanizzazione nell’area di Parabiago
pare essere stato lento e non sembra avere comportato evidenti
modificazioni dell’assetto territoriale e culturale sino
agli inizi dell’età augustea (29 a.C. circa). A partire da questo
periodo, alcuni autori ipotizzano un ruolo significativo dell’insediamento
di Parabiago, divenuto un fiorente centro artigianale
e commerciale grazie anche alla sua posizione lungo la
via fluviale dell’Olona e l’asse viario che, collegando Milano ad
Angera e Como, metteva in comunicazione l’area mediterranea
con quella transalpina.
I boschi in età romana
I boschi in età romana
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Le analisi polliniche e i carboni rinvenuti nelle necropoli
romane di Legnano, Inveruno e Parabiago, ci suggeriscono
che nelle aree boscate della zona dovevano crescere le Querce
Rovere e Farnia (Quercus petraea (Mattuschka) Liebl. e Quercus
robur L.), l’Olmo (Ulmus minor Miller), il Cerro (Quercus cerris
L.), l’Acero (Acer sp.), il Biancospino (Crataegus monogyna
Jacq.), il Corniolo (Cornus mas L.), la Sanguinella (Cornus sanguinea
L.), il Prugnolo (Prunus spinosa L.) e lo Spinocervino
(Rhamnus catharticus L.). Un carbone di salice rinvenuto presso
una tomba a S. Lorenzo di Parabiago, testimonia poi la presenza
di vegetazione igrofila presso le aree limitrofe al fiume
Olona.
Gli studi paleobotanici indicano inoltre che le foreste subirono
– a partire dal I secolo d.C. – importanti cambiamenti consistenti
nell’introduzione, ad opera dell’uomo, del Castagno.
Diffusi erano anche gli alberi da frutto, prima scarsamente
coltivati o del tutto sconosciuti come il Pero (Pirus communis
L.) ed il Melo (Malus domestica Borkh.).
Pietre parlanti
Pietre parlanti
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Le testimonianze epigrafiche rinvenute, mettono in evidenza
l’importanza che doveva avere l’insediamento di Parabiago in
epoca romana (I sec. d.C.). Una di queste è una dedica commemorativa
di personaggi con qualifica di curatores, cioè di
amministratori della cassa di un collegio professionale, come
quello dei fabbri, dei centonarii (produttori di coperte e di feltri)
o anche dei dendrofori (portatori di tronchi e falegnami).
L(ucius) _ Cris[ - -]
C(aius) _ Pomp[eius]
curatore[s]
anni XXXX
Lucio Cris…
Gaio Pompeo
Curatori
anni quaranta
Questa tavoletta è oggi conservata presso il Museo Civico di Legnano.
C(aius) _ Pomp[eius]
curatore[s]
anni XXXX
Lucio Cris…
Gaio Pompeo
Curatori
anni quaranta