Il Casinott
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Caratteristica delle nostre campagne, è la presenza di molte piccole
casine – come quella presente lungo l’itinerario virgiliano – costruite
in muro o con tavole di legno, sparse un po’ ovunque nei campi: i
casinott. In questi il contadino custodiva i suoi attrezzi da lavoro, ma
servivano anche da rifugio - quando imperversava un temporale estivo
- o da angolo di riposo, quando il solleone picchiava come un
dardo e il solo frinire delle cicale rompeva il grave silenzio. Infine servivano
anche come avamposto contro certa gentaglia. I contadini che
non avevano l’orto nei pressi della loro abitazione infatti, provvedevano
a crearsene uno nel proprio campo e vi seminavano patate, verdure,
vi piantavano pomodori e alle volte anche angurie e meloni.
Anche a quei tempi, qualcuno riteneva più pratico e più economico
avere a portata di mano verdure fresche e quindi andare a prendersele
nei campi piuttosto che nei negozi: da qui la necessità per molti
contadini di passare la notte nei casinott.
Per usanza comune poi, dopo aver chiuso la porta, il contadino non
si portava via la chiave (che era voluminosa e quindi piuttosto ingombrante),
ma la lasciava nascosta in una qualche fessura del muro o
delle assi.
Augusto Boldorini