AUGUSTO BOLDORINI |
Di
Augusto
Boldorini (1925-2012) vorrei ricordare una
caratteristica: era un poeta. Non
mancava però di comunicare qualche disagio di fronte
ad alcune problematiche
dei tempi moderni:
Senza
una lus e
sa
sinteva centu vus;
Adess cunt centu lus a sa senti pù ‘na vus. ……lassa giò la
prèsa.
Oggi,
gli spazi
in cui miriadi di individualità si incrociano
senza entrare in relazione
sospinte o dal desiderio frenetico di consumare o
di accelerare le operazioni
quotidiane rischiano di sostituire i luoghi,
quelli che stanno a cuore. Vilastanza,
car, nostu piccul paes,
mi ta vedi in ogni straa e curtil mi ta cugnussi dal campanil. T’ammiri in primavera quand pien da fiur in i praa e quand sa crepa dal côldu in estaa. Mi ta trovi anca da scur parchè son sicur che in mess a ti ghe una persona cara, ca tegni… chi. Arrivederci
Augusto!
Tramanderemo le tue poesie perché insegnano a
(ri)costruire i nostri
paesi in spazi di storia, identità e di relazione
con gli altri. Raul
Dal
Santo
Coordinatore
dell’Ecomuseo
del Paesaggio di Parabiago
Bibliografia Augusto
Boldorini. 50 giochi... che non si giocano più
(207 Kb)
Augusto Boldorini. Piccola Venezia (3,5 Mb) Augusto Boldorini. Piccola Venezia 2^ edizione (1 Mb) Augusto Boldorini: racconta l'antico mestiere dei "Firunatt" a Villastanza di Parabiago
Vedi
Video intervista di Augusto Boldorini -------------------------------------------------------------------------------- TRASCRIZIONE DI ALCUNE POESIE DI AUGUSTO BOLDORINI"Nataal" "Scioo-Scioo, ciaa-ciaa" Testo
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