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Stemma Comune di
Robecco sul Naviglio


Patrimonio della comunità

VIAGGIARE NEL TEMPO

Eccidio Nazi-Fascista del 20-21 luglio 1944

Descrizione

Il 20 e 21 luglio 1944 il paese di Robecco sul Naviglio fu colpito da una rappresaglia nazifascista nella quale persero la vita otto persone: Luigi, Angelo ed Enrico Valenti il giorno 20, Giovanni Castellari, Mario Locatelli, Ermanno Pellegatta, Luigi Pellegatta e Angelo Staurengo il giorno successivo.

In seguito alla rappresaglia inoltre risultò disperso Mario Barolat e diversi uomini del paese vennero prima incarcerati e in seguito deportati in Germania. Perirono per le conseguenze della prigionia Ernesto Beretta, Nazzaro Bosetti, Mario Cavallazzi, Edoardo Dameno, Italo Giacoletti, Gerardo Lissandrin, Luigi Magna, Carlo Nebuloni, Camillo Sala.

La rappresaglia ebbe origine da uno scontro a fuoco tra alcuni soldati tedeschi e un gruppo di giovani sbandati avvenuto nel pomeriggio del 20 luglio presso la cascina Chiappana di Corbetta nel corso del quale venne ucciso un ufficiale tedesco e rimase gravemente ferito Luigi Valenti, di Robecco, appartenente al suddetto gruppo.

Nelle ore successive la cascina fu teatro di una prima azione di rappresaglia: venne dato fuoco agli edifici, i suoi abitanti vennero minacciati di morte e arrestati e infine furono uccisi oltre al giovane già ferito, il padre e il fratello, sopraggiunti da Robecco per assisterlo.

Il giorno successivo, venerdì 21 luglio, i nazifascisti - su ordine del comando germanico con sede a Milano - compirono una seconda azione di rappresaglia nel cuore del paese di Robecco. Dopo il rastrellamento avvenuto nelle case, per le vie e nelle campagne, gli uomini, radunati in piazza, vennero costretti ad assistere alla fucilazione di cinque persone, tra cui alcuni sfollati ed alcuni appartenenti al Comune di Robecco.

Al termine della sparatoria, dopo aver minacciato misure punitive più severe in caso di ulteriori problemi di ordine pubblico o manifestazioni di resistenza, alcuni giovani e meno giovani del paese furono arrestati e condotti nel carcere milanese di San Vittore. Da qui nelle settimane successive, alcuni partirono alla volta del campo di lavoro di Kahla (Weimar).



Fotografia di Bianca Pastori



Itinerari:

Indirizzo: Cascina Chiappana (Corbetta)
Data: 20-21 luglio 1944

Il contributo del Sindaco del Comune di Robecco sul Naviglio Giuseppe Zanoni

"Quelle del XX e XXI luglio 1944 furono per Robecco giorni di angoscia e di morte, causate da una terribile rappresaglia tedesca.
In quel luglio del 44, in seguito ad una sparatoria al cascinale «Chiappana» venne ucciso un ufficiale tedesco e gravemente ferito un giovane di Robecco.
Don Gerolamo Magni, pur sapendo di correre gravi rischi, accorse sul posto, amministrò i Sacramenti e, per evitare una rappresaglia, consigliò di trasportare il ferito (Valenti Luigi) in una capanno in mezzo ai campi.
Venne arrestato entro breve dai tedeschi i quali pretendevano di sapere dove si trovasse il ferito.
Don Gerolamo tacque, appellandosi al segreto del suo ministero. Venne messo al muro e minacciato di morte, perché, rifiutava di dare informazioni circa il ferito.
Soltanto l’indicazione del luogo da parte del medico Dott. De Bonis riuscì a far desistere i tedeschi dal uccidere il giovane coadiuatore.
I tedeschi quel giorno sterminarono un padre di famiglia Valenti Enrico e i suoi due figli  Angelo e Luigi ed incendiarono il cascinale.
Il giorno successivo, venerdì 21 luglio dopo il rastrellamento, avvenuto nelle case, per le vie, nelle campagne, proprio in piazza gli uomini vennero divisi in tre gruppi: gli anziani, i giovani da deportare in Germania e quelli da fucilare. Circa due lunghe ore di attesa, di fronte alle mitragliatrici poste vicino i gradini della Chiesa. Poi l’immane tragedia …lunghe raffiche e caddero altri cinque innocenti: Castellari Giovanni, Locatelli Mario, Pellegatta Ermanno fu Carlo, Pellegatta Luigi fu Enrico e Staurengo Angelo.
Il gruppo dei giovani, con Don Gerolamo, vennero portato a Milano al carcere di S. Vittore: tutti rinchiusi nel VI raggio.
Tra i deportati nei campi di lavoro in Germania, non tornarono più: Beretta Ernesto, Bosetti Nazzaro, Cavallazzi Mario, Dameno Edoardo, Giacoletti Italo, Lissandrin Gerardo, Magna Luigi, Nebuloni Carlo, Sala Camillo. E tra le vittime del XXI luglio ricordiamo un disperso Barolat Mario."

  • G. BIANCARDI, A. MAGNANI, La fiera di san Biagio. Documenti e testimonianze della Resistenza nel Magentino, ANPI Magenta, 1945-1995.
  • L. BORGOMANERI, Due inverni, un'estate e la rossa primavera. Le Brigate Garibaldi a Milano e provincia (1943-1945), Franco Angeli, Milano,1985.
  • L. BORGOMANERI, Hitler a Milano. I crimini di Theodor Saevecke capo della Gestapo, Datanews, Roma, 1997.
  •  A. MAGNANI, Partigiani tra le cascine. La divisione Garibaldi 'Magenta' e la resistenza nel sud-ovest milanese, in «Storia in Lombardia», anno XXIII, n. 3, 2003.
  • A. MAGNANI, M. TENCONI, L'Est Ticino dal fascismo alla seconda guerra mondiale, In Curia Picta, 2008.
  • B. PASTORI, Resistenza, rappresaglia e memoria di paese, in «Italia Contemporanea», settembre 2011, n. 264.
Sitografia:
Hanno contributo a realizzare questa pagina:
Il Sindaco di Robecco sul Naviglio Giuseppe Zanoni e Bianca Pastori

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