Parco Locale di        interesse Sovracomunale del RoccoloLIPU Sezione di Parabiago

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 Censimento uccelli svernanti nel Parco del Roccolo

MATERIALI E METODI

RISULTATI

RICCHEZZA IN SPECIE

GRADO DI QUALITA' AMBIENTALE

RISULTATI CENSIMENTI ANNI 1994/95 E 1995/96

RISULTATI CENSIMENTI ANNO 2001/2002

DISCUSSIONE

COLLABORAZIONI

CONTATTI


 

MATERIALI E METODI

I dati sono stati raccolti col metodo dei transetti nel periodo tra novembre e febbraio delle stagioni invernali 1994/95 e 1995/96 da un gruppo di 15 rilevatori volontari della sezione LIPU di Parabiago attraverso la compilazione di schede di rilevamento appositamente preparate.

Il territorio del Parco è stato suddiviso in 18 aree entro le quali sono stati individuati percorsi (transetti) rappresentativi della loro composizione ambientale.

Tali transetti sono stati percorsi per un totale di 210 ore di rilevamento.

Ogni osservazione è stata registrata in apposita scheda di rilevamento con l'indicazione delle specie, numero di individui e tipo di ambiente ove gli stessi sono stati avvistati.

Nel periodo invernale 2001/2002 la ricerca è stata ripetuta con la stessa metodologia con lo scopo di verificare le variazioni di popolamento in 6 delle 18 zone campione per un totale di n. 66 ore di rilevamento.

Tali zone sono state scelte tra quelle naturalisticamente più rappresentative.

Il numero di esemplari contattati nel corso dei censimenti è di oltre 46.000


RISULTATI

Nel Parco del Roccolo sono state osservate 4 specie di anfibi, 7 di rettili, 25 di mammiferi.

Per quanto concerne gli uccelli sono state segnalate 100 specie delle quali 54 nidificanti; 27 svernanti, 10 migratori, 9 estivanti.

 

UCCELLI SVERNANTI

CENSIMENTI ANNI 1994/95 e 1995/96

Le specie di uccelli osservati nel corso dei censimenti degli uccelli svernanti sono 61 che costituiscono il 33% delle specie svernanti in Lombardia.

Delle specie censite, 33 appartengono ai passeriformi (P) e 28 appartengono ai non passeriformi (NP) (Rapporto P/NP= 1,18).

Il numero medio di specie per zona è 29,6 ed i valori oscillano da 13 a 45. Le specie osservate con maggiore indice di priorità di conservazione sono Tarabuso, Garzetta, Airone cenerino, Albanella reale e minore, Sparviero, Beccaccia, Martin pescatore, Starna.

La cartina (fig.1) che riporta il numero di specie censite per unità di campionamento evidenzia che le aree in cui la ricchezza in specie è maggiore sono localizzate in corrispondenza delle cave di Casorezzo (zona 18), cave S. Giuseppe (zona 16) e dei boschi della Brugherezza (zone 4, 5, 8).

La cartina di sintesi (fig. 3), che riporta il valore di qualità ambientale basato sulla comunità ornitica, conferma l’importanza delle tre aree sopra citate; i punteggi più elevati infatti sono localizzati in corrispondenza delle stesse. L’indice di qualità ambientale evidenzia, più che la ricchezza in specie, la differenza qualitativa della fauna ornitica presente in tali zone e nelle restanti, caratterizzate da specie a più bassa priorità di conservazione.

Le zone con un rapporto P/NP più basso sono quelle corrispondenti alla cave S. Giuseppe (zona 16 con 0,95) S. Giacomo (zona 11 con 1,27) e Casorezzo (zona 18 con 1,25).

 

 

CENSIMENTO ANNO 2001/2002

Le specie di uccelli individuati nel corso del censimento svolto nell’inverno 2001/2002, limitatamente alle zone 2, 5, 11, 13, 18 sono state complessivamente 56 che costituiscono il 30% delle specie svernanti in Lombardia.

Delle specie censite, 40 appartengono ai passeriformi e 16 appartengono ai non passeriformi (P/NP= 2,5).

Il numero medio di specie per zona è 34,8 ed i valori oscillano tra 27 e 41.

Le specie osservate più interessati dal punto di vista naturalistico sono Pellegrino, Sparviero, Airone cenerino, Starna, Picchio verde.

 

La cartina (fig. 2) che riporta il numero di specie censite per unità di campionamento evidenzia che le aree in cui la ricchezza in specie è maggiore sono localizzate in corrispondenza zona 11 seguita dalle zone 13 (Nerviano), 5 (Boschi Brugherezza), 18 (Cave Casorezzo), e infine la n.2. (Roccolo)

La cartina di sintesi fig. 4 che riporta il valore di qualità ambientale basato sulla comunità ornitica conferma quanto sopra esposto; infatti il punteggio più elevato è localizzato nella zona 11.

Fa eccezione la zona 18 che pur avendo un numero di specie inferiore alla zona 13 e 15 ha invece un punteggio di qualità maggiore; sono infatti presenti in tale zona specie di maggiore importanza ecologica.

Le zone con il rapporto P/NP più basso sono la 11 (0,78) e la 13 (0,85). Valori superiori a 2 si riscontrano solo nella zona 2.

Nelle tabelle sul CD ROM sono riportate le altre caratteristiche della comunità ornitica.

Variazione del popolamento ornitico svernante

Rispetto ai censimenti compiuti nel corso degli anni '90 abbiamo osservato quanto segue:


RICCHEZZA IN SPECIE

 

Fig. 1 A sinistra: ricchezza in specie degli uccelli svernanti rilevati nel corso dei censimenti anni 94/95 e 95/96,

Fig. 2 A destra ricchezza in specie degli uccelli svernanti rilevati nel corso dei censimenti anno 2001/2002


GRADO DI QUALITA' AMBIENTALE

 

Fig. 3 A sinistra: grado di qualità ambientale basato sugli uccelli svernanti rilevati nel corso dei censimenti anni 94/95 e 95/96

Fig. 4 A destra: grado di qualità ambientale basato sugli uccelli svernanti rilevati nel corso dei Censimenti anno 2001/2002


 

 UCCELLI NIDIFICANTI

Il numero delle specie ornitiche nidificanti (probabili, possibili e carte) osservate nel Parco del Roccolo sono 54 delle quali 17 specie di uccelli inseriti nella categoria SPEC (Species of European Conservation concern, Themer e Hearth, 1994)

Le specie con il maggior valore ornitologico (nel senso del " Programma regionale per gli interventi di conservazione e gestione della fauna nelle Aree Protette") sono Tarabusino, Picchio Verde, Sparviere, Averla piccola, Codirosso, Porciglione, Gufo comune, Picchio muratore e Torcicollo.

 


RISULTATI CENSIMENTI ANNI 1994/95 E 1995/96

Check list

LEGENDA

pi = dominanza cioè la percentuale di ogni singola specie rispetto al numero di individui totali

n.zone= numero di zone di rilevamento in cui è stata osservata la specie

sp. focale= specie focale di boschi d'alto fusto

Priorità= indice di priorità di conservazione della specie (da 1 a 14) per la Regione Lombardia

Classifica= posizione della specie nell'elenco in ordine di dominanza

In ordine sistematico

Specie

pi

N. ZONE

sp. focale

Priorità

classifica

Svasso maggiore

0,012

2

6

53

Cormorano

0,217

6

6

31

Garzetta

0,008

2

11

55

Airone cenerino

0,177

9

10

33

Canapiglia

0,004

1

8

59

Alzavola

0,002

1

6

60

Germano reale

0,857

3

2

18

Moretta

0,002

1

6

61

Sparviere

0,017

5

9

50

Poiana

0,042

7

1

8

47

Gheppio

0,074

12

5

42

Fagiano comune

0,262

12

2

27

Gallinella d'acqua

0,162

5

3

35

Pavoncella

0,819

6

7

19

Beccaccino

0,189

2

6

32

Beccaccia

0,005

1

9

56

Gabbiano comune

1,947

16

4

10

Piccione

15,077

14

0

2

Colombaccio

3,334

14

4

9

Tortora dal collare

1,005

8

3

17

Civetta

0,015

4

5

51

Gufo comune

0,085

4

8

41

Martin pescatore

0,009

2

9

54

Picchio rosso maggiore

0,130

10

1

8

38

Cappellaccia

0,053

4

8

44

Allodola

1,039

15

5

15

Pispola

0,247

7

5

29

Spioncello

0,043

2

7

46

Ballerina gialla

0,415

9

4

23

Ballerina bianca

1,138

17

3

13

Scricciolo

0,114

14

2

40

Passera scopaiola

0,005

2

7

58

Pettirosso

1,503

18

4

12

Codirosso spazzacamino

0,005

2

4

57

Saltimpalo

0,061

6

2

43

Merlo

1,667

17

7

11

Cesena

0,256

5

6

28

Tordo bottaccio

0,041

4

8

48

Tordela

0,015

1

3

52

Luì piccolo

0,527

16

7

22

Regolo

0,300

15

2

26

Codibugnolo

1,020

18

2

8

16

Cincia bigia

0,115

11

1

3

39

Cincia mora

0,048

6

3

6

45

Cinciarella

0,372

17

1

25

Cinciallegra

1,078

17

3

14

Gazza

0,177

11

4

34

Taccola

0,137

3

3

37

Corvo

23,911

13

1

1

Cornacchia grigia

6,166

18

6

5

Cornacchia nera

4,920

9

3

8

Storno

0,814

11

3

20

Passera europea

0,147

3

4

36

Passera d'Italia

9,786

17

1

3

Passera mattugia

5,604

16

2

6

Fringuello

5,243

18

4

7

Verzellino

0,018

2

1

49

Verdone

7,191

17

7

4

Cardellino

0,738

16

1

21

Lucherino

0,224

5

6

30

Migliarino di palude

0,413

4

7

24

totale

100,000

61

7

12

In ordine di dominanza

Specie

frequenza %

N. ZONE

sp. focale

Priorità

Corvo

23,911

13

1

Piccione

15,077

14

0

Passera d'Italia

9,786

17

1

Verdone

7,191

17

7

Cornacchia grigia

6,166

18

6

Passera mattugia

5,604

16

2

Fringuello

5,243

18

4

Cornacchia nera

4,920

9

3

Colombaccio

3,334

14

4

Gabbiano comune

1,947

16

4

Merlo

1,667

17

7

Pettirosso

1,503

18

4

Ballerina bianca

1,138

17

3

Cinciallegra

1,078

17

3

Allodola

1,039

15

5

Codibugnolo

1,020

18

2

8

Tortora dal collare

1,005

8

3

Germano reale

0,857

3

2

Pavoncella

0,819

6

7

Storno

0,814

11

3

Cardellino

0,738

16

1

Luì piccolo

0,527

16

7

Ballerina gialla

0,415

9

4

Migliarino di palude

0,413

4

7

Cinciarella

0,372

17

1

Regolo

0,300

15

2

Fagiano comune

0,262

12

2

Cesena

0,256

5

6

Pispola

0,247

7

5

Lucherino

0,224

5

6

Cormorano

0,217

6

6

Beccaccino

0,189

2

6

Airone cenerino

0,177

9

10

Gazza

0,177

11

4

Gallinella d'acqua

0,162

5

3

Passera europea

0,147

3

4

Taccola

0,137

3

3

Picchio rosso maggiore

0,130

10

1

8

Cincia bigia

0,115

11

1

3

Scricciolo

0,114

14

2

Gufo comune

0,085

4

8

Gheppio

0,074

12

5

Saltimpalo

0,061

6

2

Cappellaccia

0,053

4

8

Cincia mora

0,048

6

3

6

Spioncello

0,043

2

7

Poiana

0,042

7

1

8

Tordo bottaccio

0,041

4

8

Verzellino

0,018

2

1

Sparviere

0,017

5

9

Civetta

0,015

4

5

Tordela

0,015

1

3

Svasso maggiore

0,012

2

6

Martin pescatore

0,009

2

9

Garzetta

0,008

2

11

Beccaccia

0,005

1

9

Codirosso spazzacamino

0,005

2

4

Passera scopaiola

0,005

2

7

Canapiglia

0,004

1

8

Alzavola

0,002

1

6

Moretta

0,002

1

6

Analisi della comunità ornitica

LEGENDA

Indice di qualità ambientale= L'indice di qualità ambientale è uguale alla sommatoria dei punteggi di priorità di conservazione, indicati nel “Programma regionale per gli interventi di conservazione e gestione della fauna nelle Aree Protette“ della Lombardia, delle specie ornitiche svernanti presenti in ogni zona di campionamento. In tale programma ad ogni specie è stato attribuito un punteggio in una scala da 1 a 14 che indica la priorità di conservazione per la regione Lombardia. Le specie prioritarie hanno un valore tra 8 e 14. Il punteggio è funzione di diversi fattori: rarità, corologia (distribuzione geografica), fragilità, consistenza del popolamento regionale e criticità della specie. Chiaramente più l'indice di qualità ambientale di una zona è elevato maggiore sarà la sua importanza dal punto di vista ecologico in quanto vi si troveranno un elevato numero di specie la cui conservazione risulta prioritaria per la Regione Lombardia.

Sp. dominanti= numero di specie con dominanza (abbondanza percentuale della specie rispetto al numero di individui totali) >5%

Sp. Prioritarie= numero di specie con indice di priorità =>8

Passeriformi= numero di specie appartenente ai Passeriformi

Non Passeriformi= numero di specie non appartenenti ai Passeriformi

ZONE

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

indice di qualità ambientale

76

101

55

189

118

106

104

178

88

121

141

142

130

79

82

195

159

225

sp. Dominanti

4

5

3

6

4

6

6

5

6

1

5

5

5

5

7

6

2

7

n sp. Prioritarie >=8

3

4

1

7

4

2

3

6

3

3

4

4

3

1

2

4

5

8

ore di campionamento

5,25

13,7

4,5

17,8

15

8,25

10

13

9,5

10,3

13,8

14

12,2

9,6

8,17

17,5

13,7

14,2

Diversità di Shannon

1,75

2,23

1,27

2,85

2,65

2,42

2,27

2,61

2,06

1,26

2,29

2,57

2,03

2,4

2,06

2,82

1,17

2,79

Omogeneità

0,63

0,72

0,5

0,76

0,78

0,74

0,69

0,71

0,67

0,38

0,65

0,73

0,59

0,79

0,66

0,75

0,33

0,73

n. specie

16

22

13

42

30

26

27

40

22

27

34

34

32

21

23

43

36

45

Passeriformi

11

16

11

27

19

19

20

27

15

16

19

22

22

16

16

21

21

25

Non passeriformi

5

6

2

15

11

7

7

13

7

11

15

12

10

5

7

22

15

20

P/NP

2,2

2,67

5,5

1,8

1,73

2,71

2,86

2,08

2,14

1,45

1,27

1,83

2,2

3,2

2,29

0,95

1,4

1,25

specie focali

4

2

2

5

3

3

3

4

2

1

3

4

4

1

3

1

3

4

ZONE

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18


 

RISULTATI CENSIMENTI ANNO 2001/2002

 

Check list

LEGENDA

pi = dominanza cioè la percentuale di ogni singola specie rispetto al numero di individui totali

n.zone= numero di zone di rilevamento in cui è stata osservata la specie

sp. focale= specie focale di boschi d'alto fusto

Priorità= indice di priorità di conservazione della specie (da 1 a 14) per la Regione Lombardia

Classifica= posizione della specie nell'elenco in ordine di dominanza

In ordine sistematico

Specie

frequenza %

N. ZONE

sp. focale

Priorità

TENDENZA

Svasso maggiore

0,071

1

2

+

Cormorano

0,071

1

2

=

Airone cenerino

0,073

2

1

-

Germano reale

2,102

3

8

=

Sparviere

0,169

4

9

+

Poiana

0,241

4

1

6

+

Gheppio

0,015

1

9

-

Fagiano comune

0,757

4

2

n.d.

Gallinella d'acqua

3,493

4

8

+

Pavoncella

1,954

3

6

+

Beccaccino

0,078

2

3

-

Beccaccia

0,034

2

2

=

Gabbiano comune

1,130

4

4

=

Piccione

8,034

5

11

=

Colombaccio

8,599

4

5

=

Tortora dal collare

1,538

4

4

=

Civetta

0,079

4

1

+

Picchio rosso maggiore

0,822

5

1

5

+

Allodola

0,111

2

4

-

Pispola

1,365

2

8

+

Ballerina gialla

0,165

3

3

-

Ballerina bianca

0,604

5

4

=

Scricciolo

0,261

5

8

=

Passera scopaiola

0,073

3

6

+

Pettirosso

1,819

5

4

=

Codirosso spazzacamino

0,018

1

1

=

Merlo

1,399

5

5

=

Cesena

0,000

0

7

-

Tordo bottaccio

0,316

2

3

+

Luì piccolo

0,271

4

1

-

Regolo

1,165

4

6

=

Codibugnolo

1,085

4

2

7

-

Cincia bigia

0,149

3

1

2

=

Cincia mora

0,045

1

3

7

-

Cinciarella

0,128

4

3

-

Cinciallegra

2,509

5

4

=

Gazza

0,436

5

2

=

Corvo

15,129

5

8

=

Cornacchia grigia

12,798

5

4

=

Cornacchia nera

3,842

2

8

=

Storno

5,234

2

5

n.d

Passera d'Italia

1,368

3

7

-

Passera mattugia

4,248

4

6

+

Fringuello

6,946

5

3

=

Verzellino

0,142

1

6

n.d.

Verdone

3,576

5

6

=

Cardellino

1,445

4

3

+

Migliarino di palude

2,218

4

5

=

Starna

0,200

1

9

+

Totano moro

0,018

1

1

+

Pellegrino

0,018

1

13

+

Colino della virginia

0,284

2

1

+

Tordo sassello

0,677

1

6

+

Picchio muratore

0,030

1

1

8

+

Capinera

0,015

1

2

+

Organetto

0,013

1

9

+

Picchio verde

0,622

5

1

9

+

100,000

174

7

40

 

In ordine di abbondanza

Specie

frequenza %

N. ZONE

sp. focale

Priorità

TENDENZA

Corvo

15,129

5

8

=

Cornacchia grigia

12,798

5

4

=

Colombaccio

8,599

4

5

=

Piccione

8,034

5

11

=

Fringuello

6,946

5

3

=

Storno

5,234

2

5

n.d.

Passera mattugia

4,248

4

6

+

Cornacchia nera

3,842

2

8

=

Verdone

3,576

5

6

=

Gallinella d'acqua

3,493

4

8

+

Cinciallegra

2,509

5

4

=

Migliarino di palude

2,218

4

5

=

Germano reale

2,102

3

8

=

Pavoncella

1,954

3

6

+

Pettirosso

1,819

5

4

=

Tortora dal collare

1,538

4

4

=

Cardellino

1,445

4

3

+

Merlo

1,399

5

5

=

Passera d'Italia

1,368

3

7

-

Pispola

1,365

2

8

+

Regolo

1,165

4

6

=

Gabbiano comune

1,130

4

4

=

Codibugnolo

1,085

4

2

7

-

Picchio rosso maggiore

0,822

5

1

5

+

Fagiano comune

0,757

4

2

n.d.

Tordo sassello

0,677

1

6

+

Picchio verde

0,622

5

1

9

+

Ballerina bianca

0,604

5

4

=

Gazza

0,436

5

2

=

Tordo bottaccio

0,316

2

3

+

Colino della virginia

0,284

2

1

+

Luì piccolo

0,271

4

1

-

Scricciolo

0,261

5

8

=

Poiana

0,241

4

1

6

+

Starna

0,200

1

9

+

Sparviere

0,169

4

9

+

Ballerina gialla

0,165

3

3

-

Cincia bigia

0,149

3

1

2

=

Verzellino

0,142

1

6

n.d.

Cinciarella

0,128

4

3

-

Allodola

0,111

2

4

-

Civetta

0,079

4

1

+

Beccaccino

0,078

2

3

-

Passera scopaiola

0,073

3

6

+

Airone cenerino

0,073

2

1

-

Svasso maggiore

0,071

1

2

+

Cormorano

0,071

1

2

=

Cincia mora

0,045

1

3

7

-

Beccaccia

0,034

2

2

=

Picchio muratore

0,030

1

1

8

+

Codirosso spazzacamino

0,018

1

1

=

Totano moro

0,018

1

1

+

Pellegrino

0,018

1

13

+

Gheppio

0,015

1

9

-

Capinera

0,015

1

2

+

Organetto

0,013

1

9

+

Cesena

0,000

0

7

-

 

Analisi della comunità ornitica

LEGENDA

Indice di qualità ambientale= L'indice di qualità ambientale è uguale alla sommatoria dei punteggi di priorità di conservazione, indicati nel “Programma regionale per gli interventi di conservazione e gestione della fauna nelle Aree Protette“ della Lombardia, delle specie ornitiche svernanti presenti in ogni zona di campionamento. In tale programma ad ogni specie è stato attribuito un punteggio in una scala da 1 a 14 che indica la priorità di conservazione per la regione Lombardia. Le specie prioritarie hanno un valore tra 8 e 14. Il punteggio è funzione di diversi fattori: rarità, corologia (distribuzione geografica), fragilità, consistenza del popolamento regionale e criticità della specie.

Sp. dominanti= numero di specie con dominanza (abbondanza percentuale di una specie rispetto al numero di individui totali >5%

Sp. Prioritarie= numero di specie con indice di priorità =>8

Passeriformi= numero di specie appartenente ai Passeriformi

Non Passeriformi= numero di specie non appartenenti ai Passeriformi

ZONA

2

5

11

13

18

n. specie

27

34

41

37

35

n. specie 94 95 96

22

30

34

32

45

punteggio

145

168

207

180

186

punteggio 94 95 96

101

118

141

130

225

n. specie 1994/95

17

26

29

31

35

n. specie 1995/96

16

23

25

17

37

sp. Dominanti

3

5

6

7

3

n sp. Prioritarie >=8

6

5

7

8

6

n sp. Prioritarie 94/95

2

3

3

3

5

n sp. Prioritarie 95/96

4

3

2

1

7

ore di campionamento

13,8

14,8

11,8

10,4

15,8

Diversità di Shannon

2,36

2,76

2,74

2,31

2,61

Omogeneità

0,72

0,78

0,74

0,64

0,74

n. specie

27

34

41

37

35

Passeriformi

19

20

18

17

21

Non passeriformi

8

14

23

20

14

P/NP

2,38

1,43

0,78

0,85

1,5

specie focali

6

5

5

4

3

ZONA

2

5

11

13

18


DISCUSSIONE

Il Parco del Roccolo con 100 specie di uccelli osservati dei quali n. 54 nidificanti ha un popolamento ornitico di indubbio interesse sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo se confrontato con analoghi parchi aventi caratteristiche simili.

Questa ricchezza in specie particolarmente elevata è dovuta in primo luogo alla diversità dei suoi ambienti che, pur pesantemente interessati dalla attività antropica, sono tali da mantenere popolazioni stabili di animali di particolare interesse.

Sono infatti presenti:

 

In secondo luogo rivestono notevole importanza per la fauna:

AMBITI DI MAGGIORE INTERESSE FAUNISTICO

In base ai dati raccolti si può concludere che le zone di maggiore biodiversità all’interno del Parco del Roccolo sono costituite dai boschi di Arluno, della Brugherezza, del Roccolo (Cà Litta), dalle cave di Casorezzo e San Giacomo.

TENDENZA TEMPORALE DELLA FAUNA ORNITICA

I risultati dei censimenti degli uccelli svernanti confermano il perdurare della tendenza di spontanea rinaturalizzazione del Parco già rilevata da Zaro et al. (1998), in cui vengono coinvolte le componenti della fauna più mobili come gli uccelli.

Nel corso dell'inverno 2001/2002 abbiamo rilevato, infatti, un aumento delle specie ornitiche rispetto agli inverni 1994/95 e 1995/96 in 4 delle 5 zone censite.

 

Riteniamo che l’aumento della biodiversità nei boschi della Brughierezza sia dovuto alla realizzazione da parte dell’Ambito Territoriale di Caccia n. 2 di colture a perdere che favoriscono la fauna.

 

L’aumento del numero di specie nella zona dei boschi del Rocolo può essere, invece, messo in relazione con:

  1. la riduzione della pressione venatoria
  2. un intervento di rinaturalizzazione di un area di proprietà del Comune di Canegrate, gestita dalla sezione di Parabiago della LIPU.
  3. La presenza nella zona di coltivazione foraggiere.

 

L’unica zona in cui abbiamo osservato un calo quantitativo e qualitativo dell’avifauna è quella delle Cave di Casorezzo; si ipotizza che il fenomeno dipenda dalla riduzione delle aree adibite alla decantazione dei limi, ove si sono formate zone umide con vegetazione a Tipha e Phragmites.

La convenzione recentemente stipulata con gli operatori di cava, che prevede il ripristino ambientale dell’intero polo estrattivo, riveste un ruolo essenziale per l’incremento nel prossimo futuro della biodiversità. Il progetto di ripristino ambientale di tale area è stato eseguito in modo da favorire la presenza della fauna ornitica osservata.

INTERVENTI PER FAVORIRE LA BIODIVERSITÀ

Per favorire la biodiversità nel Parco sono necessari interventi a livello locale e a livello regionale.

A livello locale rivestono particolare urgenza:

  1. La tutela dei biotopi di maggiore interesse naturalistico;

si segnala a riguardo:

 la necessità della pianificazione forestale per evitare il taglio indiscriminato dei boschi e favorirne l’evoluzione con interventi di miglioramento ambientale che prevedano:

 l'opportunità di stabilire accordi con i cavatori per la rinaturalizzazione delle aree di cava già coltivate;

  1. il collegamento delle zone di maggiore biodiversità del Parco attraverso la rete ecologica così come prevista nel piano pluriennale degli interventi del Parco del Roccolo.

 

A scala regionale è necessario realizzare al più presto il collegamento tra il Parco del Ticino e il Parco Sud attraverso il Parco del Roccolo. Ci auguriamo che il progetto preliminare di rete ecologica predisposto dalla Provincia di Milano, venga al più presto attuato.

Tale progetto riveste particolare importanza per il Parco del Roccolo in quanto le componenti meno mobili della fauna (Anfibi, rettili e mammiferi) sono attualmente caratterizzate da specie poco esigenti dal punto di vista ecologico a causa dell’isolamento dell’area protetta (Zaro et al 1998) rispetto al sistema dei parchi regionali.

Tuttavia non mancano a riguardo segnali positivi.

I recenti avvistamenti dello Scoiattolo nei pressi del Canale Villoresi a Busto Garolfo è dovuto probabilmente ad un processo di spontanea ricolonizzazione da parte di questo roditore di aree adatte nel Parco del Roccolo.

 

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COLLABORAZIONI

Rilevatori LIPU - Sezione di Parabiago:

Massimiliano Gussoni, Fabio Caccia, Camilla Colombo, Raul Dal Santo, Cesare Dell'Acqua, Ivana Di Vietri, Massimo Ferrario, Diego Massalongo, Giulio Meraviglia, Gianluca Meraviglia, Massimo Mezzanzanica, Guido Piazzi, Ruggero Ranzini, Roberto Repossini, Moreno Restelli, Domenico Saraceno.

Elaborazione dati: Raul Dal Santo

Inserimento dati: Claudia Luoni, Paolo Meroni, Biagio Palermo.


Per collaborare ai censimenti contattare LIPU Parabiago